iii. L’ultima festa Amor che più non amo, io ti prego lasciami libero il cuor d’inseguire il sogno del vago e acuto sentire, ormai l’indugio è un vano ripiego che onore non fa a chi non sa mentire; come la sabbia la schiuma del mare le giornate trascorse, gaie ed amare, il nulla le accolse sino a svanire. A nulla ti vale il pianto o la rabbia, strépere e dire e ribattere ancora e ancora accusare o pur dubitare: sia questa la festa che apre la gabbia, si sciolgan le nostre vite sin d’ora, il mondo ne accetti il nuovo tentare! Sì vada a terminare quel tempo d’inganni che il disamore tesse e trama d’affanni e di rancore. Alberto Nocerino
| HOME | poesie | poesie d'amore | poesie erotiche | narrativa | ti voglio bene | letture | lettere | Twitter | Indici temi & autori |
domenica 8 novembre 2015
Amor che più non amo,
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
iii. L’ultima festa
Amor che più non amo, io ti prego
lasciami libero il cuor d’inseguire
il sogno del vago e acuto sentire,
ormai l’indugio è un vano ripiego
che onore non fa a chi non sa mentire;
come la sabbia la schiuma del mare
le giornate trascorse, gaie ed amare,
il nulla le accolse sino a svanire.
A nulla ti vale il pianto o la rabbia,
strépere e dire e ribattere ancora
e ancora accusare o pur dubitare:
sia questa la festa che apre la gabbia,
si sciolgan le nostre vite sin d’ora,
il mondo ne accetti il nuovo tentare!
Sì vada a terminare
quel tempo d’inganni che il disamore
tesse e trama d’affanni e di rancore.
Alberto Nocerino
Nessun commento:
Posta un commento
commenta questo post