martedì 31 marzo 2015

Sii dolce con me. Sii gentile - poesia di Mariangela Gualtieri

Sii dolce con me. Sii gentile.

Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci -
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore. nei libri.  

Mariangela Gualtieri

Non esporti troppo al sole





Non esporti troppo al sole

Non esporti troppo
al sole
fa che io intravveda appena
un'ombra fugace

le mie acque sono tranquille
ora e invano forzeresti la porta

socchiudi appena la finestra
e ascolta il tuo respiro
lascia che a giungermi sia
l'onda anomala

se arriverà quel momento.

Juanita Miranda -






dal labirinto hai liberato anche me





con coraggio hai trovato il sentiero -
dal labirinto hai liberato
anche me

Juan Pedroso - ù



paura liquida

Paura liquida

Nella storia nulla è predeterminato; la storia è una traccia lasciata nel tempo da scelte umane molteplici e di diversa origine, quasi mai coordinate

„I pericoli che temiamo più sono immediati e dunque è comprensibile che desideriamo rimedi anch'essi immediati: soluzioni «bell'e pronte» che diano sollievo sul momento, analgesici acquistabili anche senza prescrizioni mediche.
[...] ci infastidiscono le soluzioni che ci chiedano di prestare attenzione ai nostri difetti e misfatti, che ci impongano – socraticamente – di «conoscere noi stessi»

La fiducia si trova in difficoltà nel momento in cui ci rendiamo conto che il male si può nascondere ovunque; che esso non è distinguibile in mezzo alla folla, non ha segni particolari né usa carta d'identità; e che chiunque potrebbe trovarsi a essere reclutato per la sua causa, in servizio effettivo, in congedo temporaneo o potenzialmente arruolabile.

„La comprensione nasce dalla capacità di gestire. Ciò che non siamo in grado di gestire ci è «ignoto»; e l'«ignoto» fa paura. La paura è un altro nome che diamo al nostro essere senza difese.

Zygmunt Bauman

ora è sparsa l’acqua della vita



Amore, oggi il tuo nome


Amore, oggi il tuo nome
al mio labbro è sfuggito
come al piede l’ultimo gradino…

ora è sparsa l’acqua della vita
e tutta la lunga scala
è da ricominciare.

T’ho barattato, amore, con parole.

Buio miele che odori
dentro diafani vasi
sotto mille e seicento anni di lava –

ti riconoscerò dall’immortale
silenzio.


Cristina Campo

lunedì 30 marzo 2015

Se l'amore e' una tazza di veleno allora bevila tutta


                                                        M.Ward - poison cup -> you tube

Uno
Uno
Uno
uno o due non servono a niente
perche' lo voglio tutto

E un sorso
Un sorso
Un sorso o una cucchiaiata non servono
No, lo voglio tutto

E spero
Spero
Spero che tu sappia cosa sto pensando ora
Voglio tutto il tuo amore
Ho bisogno di tutto il tuo amore

Lei disse " se l'amore
Se l'amore
e' una tazza di veleno
allora bevila tutta

Perche' un sorso
Un sorso
o una cucchiaiata a nulla servono
non ti servono a niente
se non a incasinarti ancora di piu' "

E io spero
Io spero
Io spero che tu sappia cosa cio' significa
ora ti daro' tutto, ogni cosa
ora ti daro' tutto, ogni cosa
One
One
One
One or two won't do
Cos I want it all

And a sip
A sip
A sip or a spoonful won't do
No, I want it all

And I hope
I hope
Hope you know what I'm thinking of
I want all of your love
I need all of your love

She said "If love
If Love
Is a posion cup
Then drink it up"

"Cos a sip
A sip
Or a spoonful won't do
Won't do nothing for you
Except mess you up"

And I hope
I hope
Hope you know what this means
I'm gonna give you everything
I'm gonna give you everything

a poison cup - una canzone di M.Ward (trad. mia)

M.Ward - poison cup -> you tube




i tuoi versi rischiarano



scuri i volti come
il cielo oggi -
ma i tuoi versi rischiarano


Marcello C.

un amigo querido





Yo entiendo tu eres un querito amigo
de mi corazon
por mi vida...


Gabriella R,

Segreti

Segreti

Di un certo libro tedesco, ben si è detto che er läßt sich nicht lesen, non acconsente a lasciarsi leggere. Vi sono segreti che non tollerano di lasciarsi dire. Uomini muoiono sui loro giacigli notturni, torcendo le mani di confessori spettrali e, fissandoli angosciosamente negli occhi, muoiono con la disperazione nel cuore, la gola strozzata, giacché si dànno misteri d'orrore che non tollerano di esser rivelati. Accade che la coscienza d'un uomo prenda su di sé un fardello di infamia tale che non possa deporsi che nella tomba. E dunque la criminosa essenza resta sigillata.

[E.A. Poe, L'uomo della folla, traduzione di Giorgio Manganelli, Einaudi, 1983]

Così dì quel che ti pare ma inerpicati come un rampicante



Il seno (Anne Sexton)

Ecco la chiave d’accesso.
Ecco la chiave di tutto.
Preziosa.

Sono peggio dei figli del guardacaccia,
che piluccano polvere e pane.
Io qui vo spizzicando l’odore.

Fammi sdraiare sul tappeto,
sul materasso di paglia – quel che hai a portata di mano,
perché la bambina dentro me sta morendo, morendo.

Non ch’io sia bestiame da macelleria.
Non ch’io sia una specie di via.
Ma le tue mani come un architetto m’hanno inventata.

Bricco di latte! Era tuo anni fa
quando vivevo nella valle delle mie ossa,
ossa mute nella palude. Ninnoli.

Forse uno xilofono con la pelle
tesa sopra rozzamente.
Solo dopo divenne qualcosa di vero.

E paragonavo la mia taglia a quella delle dive.
Non reggevo il confronto. Qualcosa
tra un spalla e l’altra c’era. Mai abbastanza.

Certo, c’era un giardino,
ma nessun ragazzo a cantarne la verità.
Nessun tramite per dirla.

Non conoscendo uomo giacevo accanto alle mie sorelle
e risorgendo dalle ceneri gridavo
il mio sesso sarà trafitto!

Ora sono tua madre, tua figlia,
la tua cosa nuova di zecca – una chiocciola, un nido.
Sono viva quando le tue dita son vive.

Indosso seta – che vela e svela –
perché alla seta voglio farti pensare.
Ma non mi piace la stoffa. È troppo severa.

Così dì quel che ti pare ma inerpicati come un rampicante
perché qui è l’occhio, qui il gioiello,
qui l’eccitazione che il capezzolo impara.

Io sono squilibrata – ma non sono pazza come la neve.
Sono folle come le ragazze son folli,
con un’offerta, un’offerta...

Brucio come bruciano i soldi.

Anne Sexton

coltivare la fiducia - Nr 2

restare noi stessi

Perchè cresca la fiducia dobbiamo onorare noi stessi e non svenderci per "amore" o per amicizia". Non possiamo comprometterci rinunciando a ciò che per noi è vitale e soffocando quell'energia che può darci pienezza e soddisfazione solo per salvare la relazione. Questo significa che dobbiamo seguire la nostra energia, anche se a volte ci porta a fare cose che ci separano dalla persona amata. Per esempio, continuare a coltivare un hobby o un'attività sportiva, seguire un certo cammino spirituale o andare a trovare un amico, anche se questo non include la persona a cui vogliamo bene, o anche se si sente minacciata da quello che facciamo... Quando abbiamo paura di separarci e di prenderci lo spazio di cui abbiamo bisogno per essere noi stessi, può succedere che accusiamo l'altro di non permetterci di separarci. A un livello ancora più profondo, possiamo addirittura scoprire che non siamo nemmeno più consapevoli dei nostri bisogni, delle nostre emozioni e della nostra energia quando siamo vicini all'altro. Se rinunciamo a noi stessi sviluppiamo risentimento e smettiamo di avere fiducia.... Se troviamo il coraggio di coltivare la nostra creatività, le nostre amicizie e i nostri interessi anche se sono diversi da quelli dell'altro o addirittura creano conflitti, allora quello che diamo l'uno all'altro è piu' autentico.



Krishnananda Amana - fiducia e sfiducia

Il testo non è citato alla lettera

coltivare la fiducia  
  1. Il bambino regresso
  2. restare noi stessi

era come se si fosse smarrito o non esistesse più un futuro astratto



......Già durante il viaggio di nozze, quando questo cambiamento di stato cominciò a realizzarsi (.... si tratta di un cambiamento brusco che ti toglie il respiro), mi sono reso conto delle difficoltà di pensare a lei, e dell'assoluta impossibilità di pensare al futuro, che è uno dei maggiori piaceri per chiunque, la quotidiana salvezza per tutti pensare in modo vago, errare con il pensiero su quel che accadrà o può accadere, domandarsi senza troppa convinzione nè interesse cosa sarà di noi domani stesso o tra cinque anni, e tutto ciò che non riusciamo a prevedere. Già durante il viaggio di nozze era come se si fosse smarrito o non esistesse più un futuro astratto, che è ciò che importa, perchè il presente non può smorzarlo nè assimilarlo.......

Javier Marias, "Un cuore così bianco", Einaudi ed.

Io non ti do il mio amore come fanno le altre ragazze



Io non ti do il mio amore come fanno
le altre ragazze, in uno scrigno freddo
d’argento e perle, né ricco di gemme
rosse e turchesi, chiuso, senza chiave;
né in un nodo, e nemmeno in un anello
lavorato alla moda, con la scritta
‘semper fidelis’, dove si nasconde
un’insidia che ottenebra il cervello.
L’Amore a mano aperta, questo solo,
senza diademi, chiaro, inoffensivo:
come se ti portassi in un cappello
primule smosse, o mele nella gonna,
e ti chiamassi al modo dei bambini:
– Guarda che cos’ho qui! – Tutto per te ––

Edna St. Vincent Millay

la tenebra mi potrebbe soffocare se accanto a me non ci fosse lui

FELICITÀ


Nel fondo di questa notte
la tenebra mi potrebbe soffocare
se accanto a me non ci fosse lui -
finestra aperta, illuminata
da cui prendere il respiro.


Blaga Dimitrova - 1966

Ágape - poesia di César Vallejo

Agape

Oggi nessuno mi ha fatto domande;
né questa sera mi hanno chiesto nulla.

Neanche un fiore di cimitero ho visto
in un corteo così allegro di luci.
Dio, perdono: son morto così poco!

In questa sera tutti, tutti passano
e non domandano o chiedono nulla.

E non so cosa scordano e mi resta
appena in mano, come cosa d’altri.

Sono andato alla porta,
e mi vien voglia di gridare a tutti:
Se vi manca qualcosa, qui è rimasto!

Perché tutte le sere in questa vita,
non so che porte sbattono su un viso,
e cosa d’altri prende la mia anima.

Nessuno oggi è venuto;
oggi son morto poco in questa sera!

César Vallejo

*****

Ágape

Hoy no ha venido nadie a preguntar;
ni me han pedido en esta tarde nada.

No he visto ni una flor de cementerio
en tan alegre procesión de luces.
Perdóname, Señor: qué poco he muerto!

En esta tarde todos, todos pasan
sin preguntarme ni pedirme nada.

Y no sé qué se olvidan y se queda
mal en mis manos, como cosa ajena.

He salido a la puerta,
y me da ganas de gritar a todos:
Si echan de menos algo, aquí se queda!

Porque en todas las tardes de esta vida,
yo no sé con qué puertas dan a un rostro,
y algo ajeno se toma el alma mía.

Hoy no ha venido nadie;
y hoy he muerto qué poco en esta tarde!

César Vallejo, Los Heraldos Negros (1918)



domenica 29 marzo 2015

Wish I was kissing you instead of just missing you

Missing You

[Chorus:]
When Im lying in my bed at night
Wish I was holdin you, wish I was touchin you (Baby)
I cry myself to sleep at night
Wish I was kissin you instead of just missin you
Girl I keep holdin on (I keep holdin on)
Girl I keep holdin on
Girl I keep holdin on (I keep holdin on)
Girl I keep holdin on

Brian McKnight - Missing You

https://youtu.be/IBf9foBvy0w

II. La statua - poesia di Simonetta Longo

II. LA STATUA

Mai mi ero schiantata
contro occhi così chiari
ed ora come statua
ho tutti i pensieri infranti
e un coccio di felicità
per ogni sguardo
resto immobile
assente alla lotta
del tuo scalpello contro la mia carne
e mentre infuri
stai plasmando il mio cuore
non il corpo che credi
strappami alla mia notte
di marmo
perché per il tuo sguardo
si è fermato il dolore
dacché
pensarti è alba
e volo d’aquila
così attenderò lo schianto
e dai tuoi occhi
nascerà il mio respiro

Simonetta Longo




Pigmalione - poesia di Simonetta Longo

I. PIGMALIONE

Ti plasmerò
ma non avrai cuore per me
e resterò a guardarti in sogno
muta.
La linea perfetta
mi consuma il sonno,
la febbre del desiderio lima il marmo
della tua esile immobilità
e il mio amore è di pietra.
Attendo.
Attendo.
Prego
un respiro alla tua indifferente bellezza
di statua.
Parla, parlami questa notte
nelle mani graffiate d’attesa
lo scalpello febbrile
si muove sui tuoi occhi vuoti di dolcezza
per me.
Vivi.
Voglio sentire la tua voce vibrante
vedere i tuoi occhi acuti
Voglio stringere le tue calde forme
mordere le tue labbra pulsanti
Voglio annusare il tuo profumo carnale
mia bianca ossessione.
Guarda, guardami, l’alba mi opprime
e il tuo bacio non dato toglie il respiro.
Svegliati dal tuo incubo di giovane eternità
allora tra le nostre mani cadrà il velo del Tempo
e franerà l’abisso che ci divide.
Non condannarmi all’assenza
dall’alto d’un impossibile piedistallo
io ti ho creato di roccia dura e amore
svegliati e prendimi
in un abbraccio di sangue.

Simonetta Longo




Metti ad esempio, stanotte, amor mio,

LA BALLATA DELLA MASTURBATRICE SOLITARIA

La fine della tresca è sempre morte.
Lei è la mia bottega. Viscido occhio,
sfuggito alla tribù di me stessa,
l'ansimo non ti ritrova. Fo orrore
a chi mi sta a guardare. Che banchetto!
Di notte, da sola, mi sposo col letto.

Dito dopo dito, eccola, è mia.
E' lei il mio rendez-vous. Non è lontana.
La batacchio come una campana. Mi chino
Nel boudoir dove eri solito montarla.
M'hai preso a nolo sul fiorito copriletto.
Di notte, da sola, mi sposo col letto.

Metti ad esempio, stanotte, amor mio,
che ogni coppia s'accoppia
rivoltolandosi, di sopra, di sotto,
in ginocchio saffronta spingendo
su spugna e piume l'abbondante duetto.
Di notte, da sola, mi sposo col letto.

Così evado dal corpo,
un miracolo irritante. Come posso
mettere in mostra il mercato dei sogni?
Son sparpagliata. Mi crocefiggo.
Mia piccola prugna è quel che m'hai detto.
Di notte, da sola, mi sposo col letto.

Poi venne lei, la rivale occhi neri.
Signora dell'acqua si staglia sulla spiaggia,
con un pianoforte in punta di dita,
parole flautate e pudore su labbra.
Mentre io, gambe a X, sembro lo scopetto.
Di notte, da sola, mi sposo col letto.

Lei ti prese come una donna prende
Un vestito a saldo dall'attaccapanni,
e io mi spezzai come si spezza un sasso.
Ti rendo i libri e la roba da pesca.
Ti sei sposato, il giornale l'ha detto.
Di notte, da sola, mi sposo col letto.

Ragazzi e ragazze son tutt'uno stanotte.
Sbottonan camicette, calano cerniere,
si levan le scarpe, spengono la luce.
Le creature raggianti sono piene di bugie.
Si mangiano a vicenda. Che gran banchetto!
Di notte, da sola, mi sposo col letto.

Anne Sexton



THE BALLAD OF THE LONELY MASTURBATOR

The end of the affair is always death.
She’s my workshop. Slippery eye,
out of the tribe of myself my breath
finds you gone. I horrify
those who stand by. I am fed.
At night, alone, I marry the bed.

Finger to finger, now she’s mine.
She’s not too far. She’s my encounter.
I beat her like a bell. I recline
in the bower where you used to mount her.
You borrowed me on the flowered spread.
At night, alone, I marry the bed.

Take for instance this night, my love,
that every single couple puts together
with a joint overturning, beneath, above,
the abundant two on sponge and feather,
kneeling and pushing, head to head.
At night alone, I marry the bed.

I break out of my body this way,
an annoying miracle. Could I
put the dream market on display?
I am spread out. I crucify.
My little plum is what you said.
At night, alone, I marry the bed.

Then my black-eyed rival came.
The lady of water, rising on the beach,
a piano at her fingertips, shame
on her lips and a flute’s speech.
And I was the knock-kneed broom instead.
At night, alone, I marry the bed.

She took you the way a woman takes
a bargain dress off the rack
and I broke the way a stone breaks.
I give back your books and fishing tack.
Today’s paper says that you are wed.
At night, alone, I marry the bed.

The boys and girls are one tonight.
They unbutton blouses. They unzip flies.
They take off shoes. They turn off the light.
The glimmering creatures are full of lies.
They are eating each other. They are overfed.
At night, alone, I marry the bed.

Anne Sexton

I tuoi occhi, i tuoi occhi, i tuoi occhi...... - poesia di Nazim Hikmet

I tuoi occhi, i tuoi occhi, i tuoi occhi......

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all'ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya,
sono così, le spighe, di primo mattino;

i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno ha perso il loro sole;

i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s'illanguidiscono un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
così sono d'autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l'un l'altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.

Nazim Hikmet

Rendi grande questo letto - poesia





Rendi grande questo letto

Rendi grande questo letto –
preparalo con tremore –
attendi spuntare il Giudizio
splendido e imparziale.

Sia diritto il materasso –
e il cuscino ben gonfio –
che il giallo rumore dell’alba
non interrompa questo suolo –

Emily Dickinson - Traduzione di Nadia Campana



O rondinelle, a vedervi tornare l'anima s'empie dell'odor del mare.

ALLE RONDINI

  O rondinelle, a vedervi tornare
l'anima s'empie dell'odor del mare.
E sogna in alto le sottili antenne,
le melodie che fa l'onda perenne,
e il cuor ventenne cui sol piace amare.

  O rondinelle d'amore maestre,
fatemi preste il vostro incanto in cuore,
ch'io mi ricordi almeno
ciò che si sente quando albeggio in seno
la giornata d'amore.

  O rondinelle maestre di canto,
fatemi in mezzo al cuore un po' d'incanto,
che almeno io mi ricordi
ciò che si sente quando il cuore è pieno
d'armoniosi accordi.

  O rondinelle maestre di volo,
fatemi in mezzo al cuor vostra magia,
onde l'anima mia
ricordi almeno quanto forte sia
la gioia di volare.

  O rondinelle, a vedervi tornare
l'anima s'empie dell'odor del mare.

Angiolo Orvieto (1869-1967)

Rondini allegre, rondini leggere,

RONDINI

Rondini allegre, rondini leggere,
in giro in giro, vorticosamente:
ma nello specchio del mio cuor dolente
tante piccole croci nere nere..

Diego Valeri (1887-1976)

le rondini

LE RONDINI

in deliziose cappe di raso nero
dattilografavano il risveglio
dettàto dall'aurora

Farfa (1879-1964)

Quest'anno la partenza delle rondini mi stringerà per un pensiero il cuore

QUEST'ANNO...

Quest'anno la partenza delle rondini
mi stringerà per un pensiero il cuore.

Poi stornelli faranno alto clamore
sugli alberi al ritrovo del viale
XX settembre. Poi al lungo male
dell'inverno compagni avrò qui solo
quel pensiero, e sui tetti il bruno passero.

Alla mia solitudine le rondini
mancheranno, e ai miei dì tardi l'amore.

Umberto Saba

Alto sopra la terra udii un uccello



Alto sopra la terra udii un uccello;
Procedeva al di sopra degli alberi
Come se li reputasse inezie,
E poi avvistò una brezza,
E si sistemo mollemente
Su un cumulo di vento
Che in una perturbazione
La natura aveva lasciato indietro.
Un gioioso giramondo
Lo intuii dalle sue chiacchiere
Che sia a benedizione
Che a burla partecipava
Senza apparenti oneri.
Successivamente appresi
Che era il padre fedele
D'una nidiata a suo carico.
E quell'indisciplinato vagare
Il suo rimedio per gli affanni, -
Il contrario delle nostre pause.
Come siamo diversi!

Emily Dickinson

sono così felice



Se tutti i dolori che dovrò provare
Venissero in una volta oggi,
Sono così felice che credo
Riderebbero e scapperebbero.

Se tutte le gioie che dovrò provare
Venissero in una volta oggi,
Non potrebbero essere grandi come questa
Che a me si manifesta ora.

Emily Dickinson

Twitter compilation - Nr 6

 


Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé
come le pagine di un libro imparato a memoria
e di cui gli amici possono solo leggere il titolo...

Virginia Woolf



Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente,
senza fine

Virginia Woolf



Il vero viaggio di scoperta non consiste
nello scoprire nuove terre,
ma nell'avere nuovi occhi

Marcel Proust



Mai,quando viaggio,
che incontri viaggiatori interessanti…
Solo troll e fauna incerta :-(

@_Ironica_1



Sono le scelte che ci traghettano dalla sopravvivenza alla vita.
Poi c'è chi vegeta ma è scelta anche quella

@quasiblu



E' inutile nasconderlo ....
Quello che sei fuori ha molto , troppo a che fare,
col freddo che ti porti dentro !!!

@missvivident



I presuntuosi sono talmente pieni di sè
da avere serie difficoltà a trovare qualcuno
da far entrare nella loro vita.

@CannovaV



Solo le persone forti riescono ad innamorarsi
di un'altra persona.
Le altre sono già troppo impegnate ad amare se stesse.
@CannovaV



Ci sono volte che si ha la necessità di proteggere,
altre di essere protetti


@Wind67_



Mi piace quando la musica occupa
tutta la ram del mio cervello
e tutti gli altri processi non vanno.

@FabbbioGiallo



· Le canzoni sono i miei
viaggi low cost.

@cervellorosso



A un certo punto,
le persone ti scivolano dal cuore
fino a diventare evanescenti.

@fattadiniente



A nche
T acere
T anto
E'
S aper
A mare
#Lipoacrostico/I #scritturebrevi

@Edg_75



Non tutti vogliono essere salvati.

@66pallina

Il mondo nei miei occhi

Il mondo nei miei occhi [Depeche Mode]
https://youtu.be/Itua4idU9nY

Lascia che ti porti a fare una gita
Attorno al mondo e indietro
Non dovrai nemmeno muoverti
Starai semplicemente seduta e ferma

Ora lascia che sia la tua mente a camminare
E lascia che sia il mio corpo a parlare
Lascia che ti mostri il mondo nei miei occhi

Ti porterò sulla montagna più alta
Nelle profondità dei mari più profondi
E non avremo [nemmeno] bisogno di una mappa
Credimi

Ora lascia che sia il mio corpo a muoversi
E lascia che siano le mie mani a calmarti
Lascia che ti mostri il mondo nei miei occhi

[Questo] È tutto quel che c'è
Niente più di quel che puoi sentire ora
È tutto quel che c'è

Lascia che ti porti su una nave
Per fare un lungo, lungo viaggio
Le tue labbra vicino alle mie

Tutte le isole dell'oceano
Tutti i cieli in movimento
Lascia che ti mostri il mondo nei miei occhi

[Questo] È tutto quel che c'è
Niente più di quel che puoi toccare ora
È tutto quel che c'è

Lascia che ti mostri il mondo nei miei occhi


Depeche Mode                   https://youtu.be/Itua4idU9nY

Musica di Martin Lee Gore
Parole di Martin Lee Gore
Cantata da David Gahan
Pubblicata come singolo

***********

World in my eyes

Let me take you on a trip
Around the world and back
And you won't have to move
You just sit still

Now let your mind do the walking
And let my body do the talking
Let me show you the world in my eyes

I'll take you to the highest mountain
To the depths of the deepest sea
And we won't need a map
Believe me

Now let my body do the moving
And let my hands do the soothing
Let me show you the words in my eyes

That's all there is
Nothing more than you can feel now
That's all there is

Let me put you on a ship
On a long, long trip
Your lips close to my lips

All the islands in the ocean
All the heavens in motion
Let me show you the world in my eyes

That's all there is
Nothing more than you can touch now
That's all there is

Let me show you the world in my eye





l'alba e il sorriso





L'alba colora il cielo
come i tuoi occhi
la mia anima

G. 





Il clima influenza umori
come il sorriso
la vita
Dora Libretti 







lettera immaginaria a una carissima amica

lettera immaginaria a un'amica carissima

amica mia carissima,

Non e' facile nominare questo nobile sentimento ne si dovrebbe usare con leggerezza, anche se oggi, specie nella rete, va tanto di moda e tutti ne rivendicano il titolo di fronte a chiunque col quale abbiano scambiato un pugno di e-mail o chat o sms e proclamano e promettono la loro eterna amicizia con manifestazioni verbali roboanti che a leggerle ti fanno venire una tristezza infinita sull'abuso e il degrado che se ne fa, senza vergogna, ne' pudore ne' ritegno, ma anzi con convinzione e trasporto, perché' più' grande e' l'inganno e la finzione, più' necessaria sara' e accurata la simulazione:

ti voglio bene, ti voglio un mondo di bene, tvb, ti voglio un bene dell'anima, tvtb, grazie di esistere, ci sarò sempre per te...

e quel sempre e' inteso forse per tutto il tempo che resteremo connessi...

E ancor meno e' facile nominare l'amicizia per me, che sono un uomo, riferita a te, che sei una donna, giacché è difficile che un rapporto di amicizia possa giungere a una tale e profonda intimità, senza avvertire o temere una certa ambiguità' a volte inconsapevole, ma comunque resta il sospetto. Perché' nella nostra intimità' piu' profonda quasi sempre si cela il dubbio

Amica mia dolce e carissima, mai avrei immaginato cosi' naturale e spontaneo l'accostarsi delle nostre anime; abbiamo scambiato emozioni, esperienze e pensieri senza intoppi, sentito l'uno l'intimità' dell'altro e mantenuto fluida la comunicazione anche quando alzavo la voce o sputavo rabbia, non eri certo tu il bersaglio, ma tu con pietà' e comprensione ne subivi l'impatto feroce e a volte anche cinico.

Ammiro la tua lealtà' oh amica mia diletta, e' un dono raro sai!
A noi umani capita spesso, e più spesso di quanto poi non vogliamo ammettere perché' ce ne scordiamo in fretta, di tradire i segreti e tradire la fiducia anche delle persone più' care; l'inganno accompagna la nostra vita, vuoi per debolezza o per presunzione oppure per cattiveria ed egoismo o per la semplice noia e alla fin fine dobbiamo pur sopravvivere.

Non mi capitava da anni e anni, che io mi aprissi senza sentirne il peso e svelassi un po' della mia intimità e dei miei segreti.
oh mia dolcissima amica, e' tanta la fiducia ed e' cosi' bello potersi abbandonare al cuore e all'anima di un'amica! e ricevere attenzione, comprensione, affetto, consigli e altrettanta intimità' in modo cosi' fluido che e' come quando unisci l'acqua con l'acqua.

Io che ho sentito la tua anima trepidare per me come potrei ora dimenticare il tuo dolore e non sentirlo anche mio ?
Oh sappi che io sono vicino anche ora che tu hai cercato la solitudine per ritrovare te stessa e risalire dal buio.
Me lo devi amica cara, diletta e preziosa, io sono qui e aspetto, e in questo silenzio che c'e' ora, le nostre anime continuano a parlare e non smettono di sentire l'una il respiro dell'altra.

Non ti credere sai! e' l'egoismo che mi spinge a invocare la tua presenza perche' tu mi dai piu' di quanto possa darti io e alla tua lenta risalita, sappi che io ci credo fermamente, e' importante non solo per te ma altrettanto per me che ora mi sento un po' orfano e sento la tua mancanza e il bene che mi dai.

Perciò' io aspetto fiducioso e non mi deluderai e questo ti direi e tante altre cose ancora se non avessi a cuore il tuo silenzio ne' il timore di spezzare questo incanto !.

G.  - agosto 2009

l'incanto dell'amicizia



che incanto ritrovare il senso dell'amicizia,
comprensione, confidenza e sensibilità
ancora in questo mondo!


Gabriella R. agosto 2009

un animo gentile



E' il mio limite e il mio pregio:

Una fiducia smisurata

Gabriella R.

lettera a M.I.

Lettera a M.I. 


Dolce!

Al contrario de antes, ahora siempre le pongo mucha atención a las palabras tuyas; y me empujan a pensar; así que lo que pienso te lo voy a decir, lo mas corto posible.

- así soy y no puedo cambiar -

decías ayer...tu eres asi como eres tan noble y dulce y tu alma es tan gentil que ojala el mundo cambiara para semejar un poquito mas a vos!

Y el problema es el mundo. La gente, a veces, para afirmarse y satisfacer sus necesidades, esta dispuesta a mentir, hacer dano, traicionar, faltar de respecto.
Y a veces creo que hasta le pueda dar mucha rabia en algunas personas, tu bondad, la actitud que tienes a comprender, casi a justificar, cualquier mal y falta de respecto se te pueda hacer.
Porque mirando a vos a la claridad de tu comportamiento, ellos están obligados a ver la oscuridad del suyo. Y eso le da rabia.

No es por eso que tu amiga que se fue a la casa de bogota, pudo ser tan mala de decir cosas tan feas y crueles y falsas en contra de ti a tus padres? Como se puede explicar esta maldad gratuita que no tiene ninguna causa ?

Y por contra es muy admirable, la capacidad tuya de soportar sin reaccionar con violencia y enojo a esta grave ofensa que te hizo esta mujer. Este mujer que seguramente no se atrevería de hacerlo contra otra persona que reaccionara con el mismo odio.
Es admirable, pero eso te expone a la maldad, te deja sin defensas y vulnerable.

Esas calidades absolutas que tienes, no se las merecen todos; y tu, no te mereces esta maldad; no se trata de cambiar, porque tendrías  que cambiar si eres tan linda así.
Se trata de establecer que la quieres tanto a tu persona, y por tu bien, no vas a permitir no le das el privilegio a ciertas personas de acercarte a vos. Y cuando alguien se lleve mal, se lo dices y si se lo merece lo borras de tu vida.
No tenerte adentro las cosas ! es un peso grande que solo te hace sufrir.

NADA ES IMPOSIBLE.
yo tenia el corazón de piedra, estaba desencantado ante el mundo no tenia confianza de nadie y de nada.
despues conocí a vos y todo ha cambiado, y yo cambie y sigo cambiando.

Espero que tu me creas que cuando yo hablo de vos no me dejo acondicionar de los sentimientos, y ahora solo te estoy hablando de amigo y te digo que no es justo que no le das el justo valor a tu persona, que no es ni común ni corriente.

Y no es justo que no pretendas a veces lo que te mereces. Yo podría apostar mi vida y muy raramente me he equivocado sobre una persona, que fuera mala o buena, hombre o mujer.

G.- - ottobre 2007    

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