martedì 28 febbraio 2017

Rivelazioni

Buenas noches

Rivelazioni
 
Di notte al tuo fianco
le parole sono cifre, sono chiavi.
Il desiderio di morire è sovrano.
 
Che il tuo corpo sia sempre
un amato spazio di rivelazioni.
 
Alejandra Pizarnik

Alejandra Pizarnik
le opere e le notti

I poeti non si redimono






Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici,
e tu non crederesti mai che di notte
gli alberi camminano o diventano sogni.


Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.

Te l'ho già detto: i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.


Cinque canti al dolore - 1

Nazik al Mala’ika

Un mattino d'abbondante pioggia
Gli abbiam dato dell'amore


Cinque canti al dolore - 1
Dispensa alle notti tristezza e smania
Ci versa negli occhi calici d'insonnia
Sulla nostra via l'abbiam trovato
Un mattino d'abbondante pioggia
Gli abbiam dato dell'amore
Un cenno di pietà e un angolo remoto
Pulsante ormai nel nostro cuore
**
Non ci ha più lasciati nè si è allontanato
Una volta mai dal nostro cammino
Ci segue lungo tutta l'esistenza
Ah non gli avessimo dato da bere nemmeno una goccia
Quel triste mattino
Dispensa alle notti tristezza e smania
Ci versa negli occhi calici d'insonnia

Nazik al Mala’ika

Caratteri

Mario Benedetti

un uomo
triste
non somiglia
a nessun altro
uomo

Caratteri
Un uomo 
allegro 
è uno in più 
nel coro 
degli uomini 
allegri 
un uomo 
triste 
non somiglia 
a nessun altro 
uomo 
triste
 
Mario Benedetti


Non chiedermi parole oggi non bastano



Vorrei parlare con te - è lo stesso con Dio -
tramite segni umbratili di nervi,
elettrici messaggi che la psiche
trae dal cuore dell’universo.

Maria Luisa Spaziani

Non chiedermi parole oggi non bastano.

Non chiedermi parole oggi non bastano.
Stanno nei dizionari: sia pure imprevedibili
nei loro incastri, sono consunte voci.
È sempre un prevedibile dejà vu.
Vorrei parlare con te - è lo stesso con Dio -
tramite segni umbratili di nervi,
elettrici messaggi che la psiche
trae dal cuore dell’universo.
Un fremere d’antenne, un disegno di danza,
un infinitesimo battere di ciglia,
la musica-ultrasuono che nemmeno
immaginava Bach.
 
Maria Luisa Spaziani

lunedì 27 febbraio 2017

Le poesie di Wafaa Lamrani

Wafaa Lamrani - Poesie




Le poesie di Amal Musa

dove dicemmo il nostro silenzio

Buenas noches

Tu scegli il luogo della ferita
dove dicemmo il nostro silenzio.
Tu fai della mia vita
questa cerimonia troppo pura.
 
Alejandra Pizarnik

da Le opere e le notti
Alejandra Pizarnik

Vero è che si tratta di una situazione indipendente dalla nostra volontà

Domenico Starnone
Mariella

Gambia ascoltava, il treno correva. Aveva il cazzo contro la pancia di lei come un materiale compresso, tutto appallottolato, e glielo strisciava a destra e poi a sinistra o viceversa, secondo gli scarti del vagone. Pensava: è una donna d’esperienza, avrà deciso di far finta di niente. O mi sta segnalando che ha cambiato idea, non intende piú respingermi. Vero è che si tratta di una situazione indipendente dalla nostra volontà: seppure una frenata mi allontana da lei, tutta la carne viva che affolla il vagone alle sue spalle le cade addosso e cosí il suo ventre, volente o nolente, si ritrova a inseguirmi il cazzo. Ma lei non mostra disagio, continua a parlarmi guardandomi diritto negli occhi e a volte mi batte la mano sul petto, colpi lievi ma decisi.

Autobiografia erotica di Aristide Gambia
Domenico Starnone     

Dunque c’è la luce

Chandra livia Candiani

la luce c’è.
e ogni foglia è attaccata al ramo
con esatto amore
e ogni foglia in orario
lascia il ramo
con audace resa

Dunque c’è la luce

Dunque c’è la luce
e ogni foglia è attaccata al ramo
con esatto amore
e ogni foglia in orario
lascia il ramo
con audace resa
e ogni uscire dalla soglia
del corpo è ricevuto
con unanime benvenuto
da quella scienza della gioia
che proprio ora proprio qui
riempie il foglio di ghirigori
per dirti che dunque
la luce c’è.
e ogni foglia è attaccata al ramo
con esatto amore
e ogni foglia in orario
lascia il ramo
con audace resa
e ogni uscire dalla soglia
del corpo è ricevuto
con unanime benvenuto
da quella scienza della gioia
che proprio ora proprio qui
riempie il foglio di ghirigori
per dirti che dunque
la luce c’è.
Chandra Livia Candiani

Abbiamo volti



Abbiamo volti
che conosciamo…
diciamo: li conosciamo?

Maram al - Masri

Abbiamo volti
Abbiamo volti
che portiamo sulle spalle
sulle carte d’identità
nelle foto ricordo
 
Abbiamo volti
che strappiamo conserviamo
nascondiamo riveliamo
ai quali ci abituiamo che rinneghiamo
che amiamo
e odiamo
 
Abbiamo volti
che conosciamo…
diciamo: li conosciamo?
 
Maram al - Masri

domenica 26 febbraio 2017

da dove ci viene il dolore

Buenas noches

Da dove ci viene il dolore?
Da dove viene?
Ha stretto i nostri sogni col passato
Nutrito le nostre rime
Poiché siam per lui sete e bocca riarsa
Che lo mantiene in vita e ci disseta
 
Nazik al Mala’ika

Perchè abbiamo paura delle parole

Nazik al Mala’ika

Perché abbiamo paura delle parole?
Se una volta le loro spine ci hanno ferito,
hanno anche avvolto le loro braccia attorno al nostro collo
e diffuso il loro dolce profumo sui nostri desideri.


canto d'amore per le parole
Perché abbiamo paura delle parole
quando sono state mani dal palmo rosa,
delicate quando ci accarezzano gentilmente le gote,
e calici di vino rincuorante
sorseggiato, un’estate, da labbra assetate?
 
Perché abbiamo paura delle parole
quando tra di loro vi sono parole simili a campane invisibili,
la cui eco preannuncia nelle nostre vite agitate
la venuta di un’epoca di alba incantata,
intrisa d’amore e di vita?
 
Ci siamo assuefatti al silenzio.
Ci siamo paralizzati, temendo che il segreto possa dividere le nostre labbra.
Abbiamo pensato che nelle parole giaceva un folletto invisibile,
rannicchiato, nascosto dalle lettere dalle orecchie del tempo.
Abbiamo incatenato le lettere assetate,
vietando loro di diffondere la notte per noi
come un cuscino, gocciolante di musica, sogni,
e caldi calici.
 
Perché abbiamo paura delle parole?
Tra di loro ne esistono di incredibile dolcezza
le cui lettere hanno estratto il tepore della speranza da due labbra,
e altre che, esultando di gioia
si sono fatte strada tra la felicità momentanea di due occhi
inebriati.
Parole, poesia, teneramente
hanno accarezzato le nostre gote, suoni
che, assopiti nella loro eco, colorano una frusciante,
segreta passione, un desiderio segreto.
 
Perché abbiamo paura delle parole?
Se una volta le loro spine ci hanno ferito,
hanno anche avvolto le loro braccia attorno al nostro collo
e diffuso il loro dolce profumo sui nostri desideri.
Se le loro lettere ci hanno trafitto
e il loro viso si è voltato stizzito
ci hanno anche lasciato un liuto in mano
e domani ci inonderanno di vita.
Su, versaci due calici di parole.
 
Domani ci costruiremo un nido di sogno di parole,
in alto, con l’edera che discende dalle sue lettere.
Nutriremo i suoi germogli con la poesia
e innaffieremo i suoi fiori con le parole.
Costruiremo un terrazzo per la timida rosa
con colonne fatte di parole,
e una stanza fresca inondata di ombra,
protetta da parole.
 
Abbiamo dedicato la nostra vita come una preghiera
chi pregheremo… se non le parole?
Nazik al Mala’ika

Sulle nuvole

Sulle nuvole




Euridice



Abbiamo volti
che conosciamo…
diciamo: li conosciamo?

Mariangela Gualtieri

Euridice
Tu senti che vado lontano
in zone pericolose.
Potrei non fare ritorno –
restare sbalzata su quel fuoco
con veste incendiata rovinare
o perdermi nei deserti del cielo
sbandare sui ghiacci stesi
spericolarmi nei boschi e nelle radure
minacciose. Si è molto soli là
fra le alture e le fosse, nelle fermentazioni
nel pullulare appena di voci.
Slacciata da ciò che mi è noto
un po’ squilibrata nel vuoto.
Ci debbo ogni tanto tornare –
che qui c’è la parte migliore.
Di quella mi vesto ogni tanto
di rado. Ma tu non girarti a guardare.
Lasciami sola. Non farmi di sale.
 
Mariangela Gualtieri

In un sogno



le mie mani tese,
sempre più tese e
sempre più vuote.

Dora Libretti
In un sogno
In un sogno:
ti inseguo,
mi sfuggi,
scivoli via
come acqua,
come sabbia,
 
Tendo la mano
ora tu
guardi solo
le mie mani tese,
sempre più tese e
sempre più vuote.
 
Dora Libretti - 30 marzo 2008

Le poesie di Margherita Guidacci

Margherita Guidacci - Poesie



Margherita Guidacci (Firenze, 25 aprile 1921 –Roma, 19 giugno 1992). Figlia unica, rimane orfana in tenera età. Cresce in campagna, in compagnia del poeta Nicola Lisi, suo cugino. Si laurea in letteratura italiana all’Università di Firenze, con una tesi su Giuseppe Ungaretti, specializzandosi poi in letteratura inglese ed americana, ha tradotto le opere di John Donne e le poesie di Emily Dickinson. Nel 1945 diventa insegnante, prima liceale e successivamente docente universitaria.
L'ombra delle parole link esterno

Ogni corpo

Hamda Khamis

Ogni poesia
è femmina!

ogni corpo
Ogni corpo
è un essere vivente.
Ogni poesia
è femmina!
Hamda Khamis

sabato 25 febbraio 2017

Perchè io sono tanto confuso

Buenas noches

Tengo deseo, mas bien tengo la necesidad de amar,
de dar...
son todas historias imposibles y eso parece ser
mi destino

Spero che tu mi comprenda,
perchè io sono tanto confuso
che non mi comprendo per niente.
 
Marcello C.

Tal vez.....

Yo me senti' muchas veces ambiguo y muchas veces senti' que lo eras tu







lettere immaginarie

Cara ines
Aquí esta el ensayo que es también el primer capitulo de un libro que quiero comprar
 
Yo me senti' muchas veces ambiguo y muchas veces senti' que lo eras tu
 
Tal vez fue la tentacion de huir de la realidad
 
Tal vez si hubiéramos sido mas realistas puede ser que hubiéramos desarrollado una grande amistad y en esta amistad puede ser también que hubiera ocurrido que por una semana nuestras almas, nuestros cuerpos, nuestro sentidos se fuesen unidos como si esta semana fuera mas larga y profunda de una vida.
 
Asi' como pasaba en la película "los puentes de madison" que 4 días han representado mas que una vida y le han dado sentido a todo.
Puede ser que si asi hubiera pasado, hubiéramos aceptado el destino que nos ve separados y lejanos sin posibilidad de que hubiera ilusiones.
Y hubiéramos desarrollado una amistad que lo sabemos es mucho mas fuerte y profunda del amor aunque siempre quede un fondo de ambigüedad
 
Ahora todo ha pasado, los recuerdos quedan lindos
muy lindos y preciosos
y podemos seguir adelante, tratando de vivir nuestras vidas lo mejor que logramos.
 
Y sobretodo tu te lo mereces, dolce, te lo mereces mas que yo, una vida junto a un hombre que te quiera, te respecta y tiene la estima que mereces.
Yo lo deseo por ti mas que tu misma
 
y me voy a enojar si no lo crees
 
Dolcissima
Occhi neri
Pelle dorata
selva rigogliosa e umida
sapore di Guayaba

Juan pedroso




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