martedì 30 giugno 2015

Quell ’uomo mi ha offerto, una sera, un bellissimo momento di silenzio



Quell ’uomo mi ha offerto, una sera,
un bellissimo momento di silenzio.
Non lo dimenticherò tanto presto.
E’ uno dei miei ricordi migliori dell’anno.
C’è chi serba il ricordo delle sue conversazioni,
io rammento quel silenzio.

Nina Berberova

Ora soli ognuno nella propria parte d’infinito ci limitiamo a comunicare nell’oscurità



Di misura in misura
di segno in segno
il quieto vivere di un’anima
nel rigoglio dei girasoli.
E’ la nostra primavera
è il tempo del segreto e del rinascere
del mio sogno che si perde
nel mondo
e del tuo che si riconcilia con il cielo.
Siamo stati tutto
quello che c’era da essere.
Ora soli
ognuno nella propria parte d’infinito
ci limitiamo a comunicare nell’oscurità
per ri-conoscerci ancora.
Sappi che il mio silenzio
è albergo del destino
e il tuo è la voce
che salva ciò che chiama.

Gabriela Mistral

ma forse ero io a non sentire, forse in quel mentre tu cantavi o ridevi o urlavi




Sul tuo silenzio avrei potuto costruire una città.
Nulla si muoveva, edificavo a vuoto,
un vuoto scintillante di fulmini ispirati.
Una volta costruii perfino un pianeta
dai monti sericei, a forma di uccelli dormienti,
con tre cascate e in ognuna avevo confitto
sette pesci viola e da qualche parte, ricordo,
avevo sepolto in quel suolo inventato un oggetto
per noi, soltanto nostro,
ch’era l’essenza stessa del pianeta, la sua fonte di uranio. Oh
il tuo silenzio – ma forse ero io a non sentire,
forse in quel mentre tu cantavi o ridevi o urlavi
e il silenzio non era che una forma speciale
del tuo canto, del tuo riso, delle tue urla,
forse il tuo silenzio era in realtà quel pianeta sconosciuto, popoloso
e io non costruivo in un vuoto scintillante
ma cercavo solo di proteggere qualcosa di esistente,
come si protegge un malato di malaria
con una coperta, con un’altra ancora, con il cappotto,
con quattro cuscini finché non scompare – ma non ti amo.

Nina Cassian

Ci sono silenzi che costruiscono enormi castelli



Ci sono silenzi che costruiscono enormi castelli,
nelle nostre anime scosse;
e noi raccogliamo in essi bauli di parole,
di emozioni,
di doni mai offerti,
che finiscono o con l'incenerirsi al primo fuoco,
o con l'ammuffire,
e coinvolgere nel loro decadimento
le mura intere.

Carlo Bramanti

Le cose che non dicevi mai, proprio quelle


Del silenzio

Le cose che non dicevi mai, proprio quelle
davano sangue alle parole che dicevi e che restavano in aria
sospese, ambigue, come note inspiegabili
di una futura musica notturna. Ora
non hai più niente da dire, giacchè non hai niente da
nascondere. Il silenzio
ti chiude completamente fuori dagli eventi
a sentire le giovani motociclette giù sulla litoranea
a sentire i fischi delle navi "Sàmena", "Ikaros", "Egeo",
che navigavano giorno e notte tra alterne bonacce e tempeste
con destinazione finale il grande Ormeggio oscuro.

Yiannis Ritsos

non confonderlo ti prego con l'indifferenza



Il silenzio
a me caro ,
non posso lasciarti che quello....
e non confonderlo ti prego
con l'indifferenza ,
l'ipocrisia
o la superbia
di tutti
e d' ogni giorno...
A me mancano le parole,
sono mancate sempre
ma il mio, ti giuro
mentre mordo la polvere,
è amore.

Carlo Bramanti

Don't Get Me Wrong


Sono buonina e sorridente ma "don't get me wrong"
feat. the pretenders


@_Ironica_1
"Don't Get Me Wrong"

Don't get me wrong
If I'm looking kind of dazzled
I see neon lights
Whenever you walk by
 
Don't get me wrong
If you say hello and I take a ride
Upon a sea where the mystic moon
Is playing havoc with the tide
Don't get me wrong
 

Don't get me wrong
If I'm acting so distracted
I'm thinking about the fireworks
That go off when you smile


 
Don't get me wrong
If I split like light refracted
I'm only off to wander
Across a moonlit mile
 
Once in awhile
Two people meet
Seemingly for no reason
They just pass on the street
Suddenly thunder, showers everywhere
Who can explain the thunder and rain
But there's something in the air
 
Don't get me wrong
If I come and go like fashion
I might be great tomorrow
But hopeless yesterday
 
Don't get me wrong
If I fall in the 'mode of passion'
It might be unbelievable
But let's not say so long
It might just be fantastic
Don't get me wrong

The pretenders



Quando vuoi osservare senza occhi Quando vuoi sentire senza orecchi





Poi arriva il momento del silenzio
Quello che non si sazia con le frasi
Quello che non si nutre con i pensieri

Arriva il momento del silenzio
Dove il caos del mondo è un eco in lontananza
Dove il dolore versa lacrime nella valle
E l’anima lo ascolta e impara

Arriva il momento del silenzio
Perché il combattimento ti ha indebolito
E perché la brama di potere ti ha indurito

Arriva il momento del silenzio
Perché è il tuo cuore che lo chiede
Dopo aver ascoltato l’urlo dell’anima
Che vuole soltanto un poco di attenzione

Arriva il momento del silenzio
Quando vuoi osservare senza occhi
Quando vuoi sentire senza orecchi
E senti di aver bisogno di un poco di leggerezza
Senza tempo ne spazio
Per cercare il sentiero verso quel luogo
Magico e fatato dove
La vastità di pensiero si fonde con il mistero
Dove nel silenzio ti rimpossessi di te stesso
Proprio laggiù dove il vero è il silenzio degli umili
Oppure la semplicità dei semplici

Ishak Alioui

Senza tempo è il luogo dove noi c'incontreremo



Senza tempo è il luogo dove noi c'incontreremo,
ed ogni cosa sarà perfetta:
io il completamento di te,
tu il completamento di me.
Divisi siamo uno,
insieme saremo unione e perfezione.

Lorena Dal Maso

lunedì 29 giugno 2015

Languore




Languore: parola bella
insinuante, umida

@il_Mangone




volersi bene



Lui: - devo confessarti un segreto; solo tu puoi capirmi anche se ho paura di rovinare tutto tra noi
Lei - parla pure, gli amici servono per questo. Non aver timore ti ascolterò
Lui: - sono innamorato di di Shila, mi sento attratto da lei. Non cambiera niente tra noi vero?
Lei: - tutto cambia, i rapporti cambiano continuamente. Ma forse diventeremo piu' amici di prima. Tu sei parte di me e io sono parte di te.
Lui: - Grazie!

i due si abbracciono e si baciano

Scena di un episodio di Star Trek



l'ironia del seduttore

l'ironia del seduttore

L'arma più efficace dei seduttori è l'ironia, piu' o meno elegante, piu' o meno intelligente,
Con sapiente dosaggio sin dall'inizio ti prendono in giro per tenerti sotto scacco.
Con questo espediente non solo costringono la donna a dover giocare di rimessa per sfuggire alle frecciate ironiche ma le impediscono di riflettere sul carattere e la personalità del seduttore, in genere mediocri.
Dopo sarà tardi perchè la donna sedotta non vede piu' la persona quale essa è ma la persona che vorrebbe che fosse, la proiezione del suo ideale di uomo, per poter giustificare in tal modo la sua infatuazione.

Il seduttore tratta la sua vittima come il cacciatore la preda
La studia, l'abbaglia, la conquista e la sottomette.
Ne assapora la carne finchè non si sente appagato.
A quel punto, dopo due, tre, sei mesi, l'abbandona,
per ricominciare la caccia con una nuova preda.

Juan Pedroso

e la sensualità delle vite disperate ecco il dono che ti farò.



Libertà e perline colorate
ecco quello che io ti darò
e la sensualità delle vite disperate
ecco il dono che ti farò.

Paolo Conte - un gelato al limone

citata da paola - @8papere



e mi disegnai con le mie mani un minuscolo angolo di cielo




Il volto del silenzio fu l’inseparabile compagno del mio viaggio
A lui affidai il tempo che non spesi, i dubbi che non ebbi, i frutti che non colsi.
All’ombra del silenzio distesi il mio corpo e i miei pensieri.
 Con labbra mute, occhi rossi, mani vuote e freddi piedi.
Incontrai tante profonde solitudini, mentre cercavo gli sguardi dell’amore
Raccolsi lacrime coperte di sorrisi e nascosi in fondo all’anima gli invisibili cocci del mio cuore.
Abbracciai il vuoto, dentro a un grande letto di silenzi
e mi disegnai con le mie mani un minuscolo angolo di cielo
Dolcemente accarezzai il fiore fresco che avevo dinanzi
e, con lo sguardo al soffitto, scrissi in silenzio parole di gelo.
Lasciai il mio corpo senza sogni, senza cuore
e sfinita crollai, addormentandomi come un bambino
Volai lontana sulle ali del silenzio mio unico rifugio dove nessuno mai potrà frugarci dentro.

Silvana Valente


                         "La poesia 
                        E' come un'isola felice che mi protegge."
                        Gabriella R



Alla fine le anime gemelle si trovano perché hanno lo stesso nascondiglio.
R. Brault

Nello sguardo che anche l'anima mi guarda, e io che vedo



Posa un momento

Posa un momento,
un solo momento su me,
non solo lo sguardo, ma anche il pensiero.
Che la vita abbia fine
in questo momento!

Nello sguardo che anche l'anima mi guarda, e io che vedo
tutto quanto di te il tuo sguardo ha
che vedo fino a scordare
che anche tu sei tu.

Solo la tua anima, mai tu
solo il tuo pensiero
e io niente, anima senza me. Tutto quel che sono
restò con il momento
e il momento finì.

Fernando Pessoa

domenica 28 giugno 2015

Rimani, quando a chiamarti è il mio silenzio e non più la voce.




Donami tutte le tue debolezze, le tue fragilità
Ed io saprò trasformarle, amandole, facendole più mie.
Fammi sentire ancora il tuo sguardo spalmarsi sul mio corpo
E lasciami sul cuore gocce di poesia, non parole d’amore.
Portami sulle vie disseminate d’inganni e di errori,
cadremo sui nostri passi, ma fuggiremo i pericoli.
Scusami, se andando incontro al destino, troverai me, nel tuo viaggio.
Non mandarmi ancora sola, al di là di te, io non chiedo certezze.
Rimani, quando a chiamarti è il mio silenzio e non più la voce.
Amerò l’assenza e spoglierò i tuoi dubbi, aspettandoti.

Silvana Valente

e vedere che posso pensarti e sentirti



Pensarti
e pensare a te
e pensare soltanto a te e
pensare a berti
e pensare ad amarti
e pensare a sperare
e sperare e sperare
e sperare sempre più
di rivederti sempre
Non vederti
e nei pensieri
non soltanto pensarti
ma già berti
e già amarti
E soltanto allora aprire gli occhi
e nei pensieri
soltanto allora vederti
e poi pensarti
e poi di nuovo amarti
e poi di nuovo berti
e poi
vederti sempre più bella
e poi vederti pensare
e pensare
che ti vedo
E vedere che posso pensarti
e sentirti
anche se per tanto tempo ancora
non potrò vederti.

Erich Fried



scoprirai che le cose più leggere son le uniche che il vento non è riuscito a portar via




Alla fine scoprirai che le cose più leggere son le uniche
che il vento non è riuscito a portar via
un ritornello antico
una carezza al momento giusto
lo sfogliare un libro di poesie
l'odore stesso che aveva un giorno il vento.

Mario Quintana

un sogno dentro a un sogno





Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro a un sogno?

Edgar Allan Poe frammento di poesia





L’abisso tra le anime non può esser collegato

L’Abisso tra le Anime

Che noi si scriva, si parli o solo si sia visti
rimaniamo evanescenti. E tutto il nostro essere
non può in parola o in volto giammai trasmutarsi.
L’anima nostra è da noi immensamente lontana:
per quanta forza si imprima in quei nostri pensieri,
mostrando l’anime nostre con far da vetrinisti,
indicibili i nostri cuori pur sempre rimangono.
 
Per quanto di noi si mostri continuiamo ignoti.
L’abisso tra le anime non può esser collegato
da un miraggio della vista o da un volo del pensiero.
Nel profondo di noi stessi restiamo ancora celati
quando al nostro pensiero dell’essere nostro parliamo.
 
Siamo i sogni di noi stessi, barlumi di anime,
e l’un per l’altro resta il sogno dell’altrui sogno.

Fernando Pessoa



Per quanto io ti pensi (e ti penso sai, nella notte interrogo le tue paole e i tuoi silenzi)
resti evanescente!
Per quanto tenti di raffigurarti aiutandomi con il cuore e la ragione
resti evanescente!
ma io ti sento, sento la tua anima
e questo sentire muto e indicibile
placa le mie ansie

Marcello C.



Non verrò quando chiamerai, perché quando chiami sono con te.



Non verrò quando chiamerai,
perché quando chiami sono con te.
Quando tra me penso a te
sei tu stessa, e il tuo pensiero di te.
La tua presenza è la tua assenza vestita
del corpo che nasconde la tua anima.
In me sei posseduta,
nei miei pensieri risiedi interamente.
Fuori da te, affidato al tempo e allo spazio,
il tuo corpo, la tua mera perdita per me,
partecipa al cambio, all'età e al luogo,
appartiene a leggi diverse dalle tue.
Nel mio sogno di te nulla ti cambia
in un'altra che non sia tu.
La tua presenza corporea è quella parte
di te che ti allontana da te.
Chiamami dunque, ma non aspettare.
La tua voce, unita al mio sogno di te,
aggiungerà nuova bellezza al pensiero
del tuo corpo che vive in me.
La tua voce sentita da lontano mi porterà
più vicino la tua presenza sognata.
Più luminosa e più chiara di quel che sembrava
si innalza nella mia immaginazione.
Allora non chiamarmi più. La tua voce sentita due volte
nello spazio reale sarebbe ora
troppo vicina alla realtà.
La tua seconda voce era forse la tua prima attenuata.
Chiamami una sola volta. Chiudo gli occhi
e la tua seconda voce sia sognata,
la visione del tuo corpo balugini dolcemente
nel mio vedere il ricordo del tuo pianto.
La quiete, gli occhi chiusi perché tu non appaia,
saranno la chiara prosecuzione
della sinuosa perseveranza del mio sogno.
Resta lontano, in silenzio, non venire qui,
poiché tu non verresti tanto vicino per vedere
e fuori dai miei pensieri non andresti verso di te,
adagiando su di me il tuo corpo sognato,
(l'infinita forma-sogno del tuo corpo)
il tuo limite, la visibilità.

Fernando Pessoa

la tua pensata effigie sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma



RIPENSO IL TUO SORRISO

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto si insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima di una giovinetta palma...

Eugenio Montale



l'estasi



.......Sembra un dato di fatto che l'uomo - e forse la donna ancora di più - abbia bisogno di una certa dose di finzione, vale a dire, abbia bisogno dell'immaginario oltre che dell'accaduto e del reale. Non mi spingerei fino al punto di usare espressioni che trovo risapute o kitsch, come affermare che l'essere umano ha bisogno di "sognare" o di "evadere" (....).
Javier Marias  >>link


Ci sono uomini specializzati nel procurare questo bisogno di "evasione", capaci di abbagliarti e di regalarti un'ora o due ore di estasi, un mondo meraviglioso, lontano dal tedio quotidiano, dai problemi e dal peso delle responsabilità e dall'ansia del futuro. Questi uomini sono come una droga e creano dipendenza, ne sei talmente infatuata che vivi con angoscia l'attesa dell'incontro. Sciacciata sotto il peso dei problemi quotidiani, con ansia aspetti l'incontro per vivere l'estasi e procurarti le emozioni che la vita ti nega. Di questi uomini seducenti, non sai niente e niente puoi sapere, non condividi niente giacchè niente puoi condividere e hai cura di nascondere le tue ansie e i tuoi problemi. Questi uomini non li vedi e giudichi per quello che sono ma come tu vorresti che fossero, condizione indispensabile perchè l'illusione non si sgonfi. Allora questo bisogno di evasione ti spinge perfino a giustificarli e a dipingerli come persone intelligente, serie, rispettose, ironiche, gentili, buone, affascinanti, sessualmente prestanti, capaci di suscitare le più forti emozioni. Di modo che non si sveli l'inganno.
Questi uomini non vogliono responsabilità o complicazioni sentimentali, ciò che che cercano è la carne, il piacere della conquista della sottomissione e manipolazione e infine, l'abbandono.

Questi uomini mi fanno schifo

Marcello C.


sabato 27 giugno 2015

Ha un modo di fare pacato, che è solo suo Di girarmi intorno Di baciare i miei seni Di baciare il mio ventre




Il mio amore
Il mio corpo è la testimonianza Dal bene che lui mi fa
Il mio amore
Ha un modo di fare pacato, che è solo suo
E che mi fa impazzire
Quando mi bacia sulla bocca
La mia pelle diventa ipersensibile
E mi bacia con calma e a fondo
Fino a che è la mia anima a sentirsi baciata
Il mio amore
Ha un modo di fare pacato, che è solo suo
Che rapisce i miei sensi
Penetra le mie orecchie
Con tanti segreti
Belli e indecenti
Poi scherza con me
Inizia a ridere dal mio ombelico
E mi conficca i denti nella carne
Io sono la sua bambina, lo sai?
Lui è il mio ragazzo
Il mio corpo è la testimonianza
Dal bene che lui mi fa
Il mio amore
Ha un modo di fare pacato, che è solo suo
Che mi fa impazzire
Quando mi accarezza la nuca
E quasi mi ferisce
Con la sua barba incolta
E quando mette le cosce
Tra le mie cosce
Quando si sdraia
Ha un modo di fare pacato, che è solo suo
Di girarmi intorno
Di baciare i miei seni
Di baciare il mio ventre
Di lasciarmi calda come la brace
Usa il mio corpo
Come se il mio corpo
Fosse la sua casa
Io sono la sua bambina, lo sai?
Lui è il mio ragazzo
Il mio corpo è la testimonianza
Dal bene che lui mi fa.

Chico Buarque


Non vedi la mia anima innanzi a te adorna di silenzio?

NON AVERE PAURA

Non avere paura, sono io. Non senti
che su te m'infrango con tutti i sensi?
Ha messo le ali il mio cuore
e ora vola candido attorno al tuo viso.

Non vedi la mia anima innanzi a te
adorna di silenzio?
E la mia preghiera di maggio
non matura al tuo sguardo come su un albero?

Se sogni sono il tuo sogno
ma se sei desto sono il tuo volere;
padrone d'ogni splendore
m'inarco, silenzio stellato,
sulla bizzarra città del tempo.

Rainer Maria Rilke

Ora non hai più niente da dire, giacchè non hai niente da nascondere



Le cose che non dicevi mai, proprio quelle
davano sangue alle parole che dicevi e che restavano in aria
sospese, ambigue, come note inspiegabili
di una futura musica notturna. Ora
non hai più niente da dire, giacchè non hai niente da
nascondere. Il silenzio
ti chiude completamente fuori dagli eventi
a sentire le giovani motociclette giù sulla litoranea
a sentire i fischi delle navi "Sàmena", "Ikaros", "Egeo",
che navigavano giorno e notte tra alterne bonacce e tempeste
con destinazione finale il grande Ormeggio oscuro.

Ghiannis Ritsos

Penso a te nel silenzio

Penso a te nel silenzio

Penso a te nel silenzio della notte
quando tutto è nulla,
e i rumori presenti
nel silenzio sono il silenzio stesso,
allora solitario di me, passeggero fermo
di un viaggio senza Dio, inutilmente penso a te.
Tutto il passato in cui fosti un momento eterno
è come questo silenzio di tutto.
Tutto il perduto, in cui fosti quel che più persi.
è come questi rumori,
tutto l'inutile, in cui fosti quel che non doveva essere,
è come il nulla che sarà
in questo silenzio notturno.
Ho visto morire o sentito che morirono,
quanto amai o conobbi,
ho visto non saper più nulla di quelli che un po' andarono
con me, e poco importa se fu un'ora
o qualche parola;
o un passeggio emotivo e muto,
e il mondo oggi per me è un cimitero di notte,
bianco e nero di tombe e alberi e di chiardiluna,
ed è in questa quiete assurda di me e di tutto
che penso a te.

Fernando Pessoa


i sentimenti più dolorosi




I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi:
l’ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo.
Fernando Pessoa

E' la condizione inevitabile, forse, di chi non si rassegna a vivere a due dimensioni
C.

Debbono esserci isole verso il sud delle cose



Solo una parvenza di vita

Ricordo bene il suo sguardo.
Attraversa ancora la mia anima
come una scia di fuoco nella notte.
Ricordo bene il suo sguardo. Il resto…
Sì, il resto è solo una parvenza di vita.

Ieri ho passeggiato per le strade come una qualsiasi persona.
Ho guardato le vetrine spensieratamente
e non ho incontrato amici con i quali parlare.
D’improvviso mi sono sentito triste, mortalmente triste,
così triste che mi è parso di non poter
vivere un altro giorno ancora, e non perché potessi morire o uccidermi,
ma solo perché sarebbe stato impossibile vivere il giorno dopo e questo è tutto.

Fumo, sogno, adagiato sulla poltrona.
Mi duole vivere in una situazione di disagio.
Debbono esserci isole verso il sud delle cose
dove soffrire è qualcosa di più dolce,
dove vivere costa meno al pensiero,
e dove è possibile chiudere gli occhi e addormentarsi al sole
e svegliarsi senza dover pensare a responsabilità sociali
né al giorno del mese o della settimana che è oggi.

Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale
che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.

Fernando Pessoa


Che chi tace quando ho taciuto Non potrà morire senza dire tutto

Poema a bocca chiusa

 Non dirò
Che il silenzio mi soffoca e imbavaglia.
Zitto sto, zitto rimarrò,
Perché la lingua che parlo è di un’altra razza.
Parole consumate si accumulano,
Stagnano, cisterna d’acque morte,
Acide ferite trasformate in fango,
Cavità profonda in cui ci sono radici torte.
Non dirò
Che nemmeno lo sforzo di dirle meritano,
Parole che non dicano quanto so
In questo ritiro in cui non mi conoscono.
Né solo melme si trascinano, né solo fanghi,
Né solo animali galleggiano, morti, paure,
Turgidi frutti in grappoli s’intrecciano
Nel nero pozzo da cui salgono dita.
Solo dirò,
Con contrazione raccolto e muto,
Che chi tace quando ho taciuto
Non potrà morire senza dire tutto.

Jose’ Saramago

Tutta la vita dell'anima umana e' un movimento nella penombra



Tutta la vita dell'anima umana e' un movimento nella penombra. Viviamo in un'incertezza della coscienza, mai sicuri di cio' che siamo o di cio' che crediamo di essere. Nei migliori di noi c'e' la vanita' di qualcosa e c'e' un errore di cui non conosciamo l'angolo. Siamo qualcosa che accade nell'intervallo di uno spettacolo; a volte, attraverso determinate porte, intravediamo quello che forse e' soltanto lo scenario. Tutto il mondo e' confuso come voci nella notte. ...

Ciascuno ha la sua vanita' e la vanita' di ciascuno e' dimenticare che esistono altri con l'anima uguale alla nostra.

Fernando Pessoa

Poter saper pensare! Poter saper sentire!




Poter saper pensare! Poter saper sentire! Ho voglia di gridare dentro la testa. Voglio fermare, schiacciare, rompere quell’impossibile disco di grammofono che suona dentro di me, in una casa altrui, torturatore intangibile. Voglio fermare l’anima affinchè essa prosegua da sola e mi lasci. Divento pazzo per il fatto di dover sentire. E finalmente io, nel mio cervello odiosamente sensibile, nella mia pelle accapponata, nei miei nervi a fior di pelle, sono i tasti suonati in scale; oh, orribile e personale pianoforte del nostro ricordo!
Fernando Pessoa

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