giovedì 30 novembre 2017

Lucia di notte





Lucia Di Notte

Niente, non guardavo niente 
neanche se la gente non ci fosse più 
solo, con un occhio al cielo, 
sull'altro occhio un velo e non ricorda più 
ma passa, questa notte passa 
troppo in fretta passa 
non ci aspetta più 
Lucia, forse che qualcuno 
ti ha proposto mai un aggiustamento 
prendere tempo al tempo 
che incominci quando lo vogliamo noi 
perché Lucia probabilmente amarsi 
più che incontrarsi é un presentimento 
ma é troppo corto il sogno 
dammi un'altra notte 
e un altro appuntamento 

Niente, non mi aspettavo niente 
da tutta quella gente che guardava in su 
e in volo, con i due occhi al cielo 
che dall'altro il velo era caduto giù 
guardavo questa notte bassa 
che passa in fretta, passa 
e non ci aspetta più 

Ma Lucia, forse che qualcuno 
ti ha chiesto mai un aggiustamento 
rubare tempo al tempo 
che incominci quando lo vogliamo noi 
perché Lucia sicuramente amarsi 
più che ritrovarsi é un inseguimento 
ma é così corto il sogno 
dammi questa notte 
dammi appuntamento


ma é così corto il sogno
dammi questa notte
dammi appuntamento

Questo è l’enigma, l’ansia travolgente


Ana Rossetti

Come sarebbe, essendo te, sentirmelo dire
E come sarebbe, allora, sentire quello che senti tu.

Questo è l’enigma, l’ansia travolgente
 
Questo è l’enigma, l’ansia travolgente
di conoscere, il desiderio irresistibile di gettare l’ancora
in te, di possederti.
Come sarebbe la perplessità di essere te,
il mistero, la malattia di essere te e sapere
Come sarebbe lo stupore di essere te, davvero te e
con i tuoi occhi vedermi.
Come sarebbe percepire che ti amo
Come sarebbe, essendo te, sentirmelo dire
E come sarebbe, allora, sentire quello che senti tu.

Ana Rossetti


mercoledì 29 novembre 2017

3/4







Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
Volevo tenere per te,
la luce di quando fa giorno
e volevo che fosse per te
anche l'attesa che diventa ritorno...
E volevo tenere per te
la piu' vera di tutte le rose,
volevo tenerla per te,
come tutte le cose...
come tutte le cose.

Volevo tenere per te,
una sola di tante stagioni,
ma volevo che fosse per te
per te sola e tutti gli altri di fuori.
E volevo che fosse per te
anche l'ultimo fiato sospeso.
Volevo tenerlo per te,
questo fuoco che è acceso...
questo fuoco che è acceso.

Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
E volevo tenere per te
la piu' vera fra tutte le rose
volevo tenerla per te
come tutte le cose...
come tutte le cose...
come tutte le cose.



Finché arrivano lettere d’amore

Helga Maria Novak
finché nei pensieri
vi chiedete dove io sia
non tutto è perduto

Finché arrivano lettere d’amore
Finché arrivano lettere d’amore
non tutto è perduto
finché mi raggiungono abbracci
baci seppure per lettera
non tutto è perduto
finché nei pensieri
vi chiedete dove io sia
non tutto è perduto
 
Helga Maria Novak

martedì 28 novembre 2017

Dentro la tasca di un qualunque mattino





Dentro la tasca di un qualunque mattino 
dentro la tasca ti porterei 
col fazzoletto di cotone e profumo 
col fazzoletto ti nasconderei... 
Dentro la tasca di un qualunque mattino 
dentro la tasca ti nasconderei 
e con la mano, che non veda nessuno, 
e con la mano ti accarezzerei 

Salirà il sole del mezzogiorno 
passerà alto sopra di noi 
fino alla tasca del pomeriggio 
ti porto ancora 
se ancora mi vuoi 

Salirà il sole del mezzogiorno 
e passerà alto, molto sopra di noi, 
fino alla tasca del pomeriggio 
dall'altra tasca ti porto 
se vuoi 

Dentro la tasca di un qualunque mattino 
dentro la tasca ti porterei 
col fazzoletto di seta e profumo 
col fazzoletto ti coprirei 

Dentro la tasca di un qualunque mattino 
dentro la tasca ti nasconderei 
e con la mano, che non veda nessuno, 
e con la mano ti saluterei 
e con la mano, ma che non veda nessuno, 
con questa mano ti saluterei


Un modo di violare la grazia

Milo De Angelis
non c’ è. La nebbia entra dalla finestra
morbida, avvolge
ogni crudeltà, vellutandola. È un inverno già caldo

Un modo di violare la grazia
Un modo di violare la grazia
di questi abiti, tra le danze e il vino
e i volti fini:
non c’ è. La nebbia entra dalla finestra
morbida, avvolge
ogni crudeltà, vellutandola. È un inverno già caldo
in cui ciò che manca annuncia il ritorno
e là dentro l’agonia degli animali compone un ordine
musicale.
Anche i buchi di morfina
nascondono il sangue.

 
Milo De Angelis

lunedì 27 novembre 2017

i regali non conferiscono alcun diritto.



Contro i confidenziali.
Persone che ci regalano la loro piena fiducia credono con ciò di aver diritto alla nostra. Il loro è un ragionamento sbagliato; i regali non conferiscono alcun diritto.

Nietzsche, "Umano, troppo umano".

Perdenti

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
Mentre l'ideale
è patrimonio esclusivo del fesso
che stenta nella palude.

PERDENTI
La goduria maggiore
è quando lucri
sotto l'insegna del vincente.
Mentre l'ideale
è patrimonio esclusivo del fesso
che stenta nella palude.
Lo vedi
in qualsiasi circolo
in qualsiasi partito,
in qualsiasi scuola.
Su qualunque marciapiede.
Gli uomini
non vogliono sentir parlare della morte
mentre in fronte
han già stampato la loro lapide.
Gli uomini prendono a calci in culo
chi vuol loro bene
e a chi vuol loro male
glielo baciano con passione e trasporto,
il culo.
Tutti lì
a correr dietro alle troie.
Le sante
a lavare i piatti
e a cucinare il brodo.
Tutti lì
a farsi i soldi.
Mentre son falliti dentro
e si vede a un miglio
anche solo
quando dicono "buongiorno".
E verrà infine il Gran Demonio Felice
nero e sporco e possente e spirituale
e chiederà cosa mai si desidera
se la brace ardente
o la padella rovente.
Senza biglietto da pagare.
Tanto all'inferno
ci siamo già.
 
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo

domenica 26 novembre 2017

Scopami, Tony!


La camera azzurra

George Simenon






«Ti piacciono le bionde?».
Gisèle era bionda, con una pelle sottile, diafana, che si colorava di rosa alla minima emozione.
«Non so. Non ci ho mai riflettuto».
«Mi chiedevo se le brune non ti facessero un po’ paura».
«Perché?».
«Perché un tempo hai baciato più o meno tutte le ragazze di Saint-Justin, tranne me».
«È probabile che non ci abbia pensato».
Scherzava, e intanto si ripuliva le mani col fazzoletto.
«Vuoi provare almeno una volta a baciarmi?».
Lui l’aveva guardata con stupore, ed era stato lì lì per chiederle di nuovo:
«Perché?».
Nel buio la vedeva a malapena.
«Vuoi?» aveva ripetuto Andrée, con voce quasi irriconoscibile.
Tony ricordava il bagliore rosso delle luci di posizione, l’odore dei castagni, poi l’odore e il sapore della bocca di lei. Con le labbra incollate alle sue, Andrée gli aveva preso una mano per accostarsela al seno, e lui si era stupito di trovarlo così tondo e sodo, così vivo.
E dire che gli era sembrata una statua!
Si stava avvicinando un camion. Per sottrarsi alla luce dei fari erano indietreggiati – senza staccarsi l’uno dall’altro – verso la banchina, dove crescevano i primi alberi del bosco. E subito Andrée si era messa a tremare come non gli era mai capitato di vedere in una donna. Addossandosi a lui con tutto il peso del corpo, gli ripeteva:
«Vuoi?».
Si erano ritrovati a terra, fra l’erba alta e le ortiche.
Tony non disse nulla di tutto ciò né ai poliziotti né al giudice. Solo il professor Bigot, lo psichiatra, gli strappò a poco a poco la verità. Era stata lei ad alzarsi la gonna fino al ventre, a sbottonarsi la camicetta per liberare i seni e a ordinargli con voce rauca, quasi rantolante:
«Scopami, Tony!».
 
Geroge Simenon -



consolation nr. 3







cronache dell'io senziente

Poesie dell'Adolescenza
cronache dell'io sensiente
Non so più se è stato sogno o realtà,
non so più se è stato alcunchè.
 
La mia mente è confusa,
i miei occhi perduti nel mondo,
 
Se doveva essere e non è stato,
è gia passato.
 
Se doveva essere e non era tempo,
sarà.
 
Ma non sarà più
la mia speranza ad animare la tua "saggezza".
1/10/87

[***]

Credo che il tempo abbia fatto finire tutto.
No, non nel mio cuore
ma nelle apparenze.
 
Le insicurezze sono cresciute
come un palazzo pericolante
basta una risposta sbagliata
e ci saremmo persi
 
Se c'è qualcosa che ho imparato
è la potenza delle circostanze.
6/10/87

[***]

Non so se è lo sforzo di dimenticarlo,
la voglia di non pensare a lui,
ma inizio a pensare, davvero,
che, dopotutto,
io non devo agire assolutamente.
 
Assolutamente non devo ricascare
in quella trappola:
se è, sarà;
se deve essere, avverrà;
chi ama ha chi amare e
chi amato amerà.
 
Se deve essere tutto sarà
(non perchè io lavorerò
duramente e faticosamente),
ma solo perchè
così è scritto
e io farò che sia,
con l'aiuto di te
chiunque tu sia
25/10/87

[***]

E allora,
cos'è questo peso nel cuore?
 
La coscienza della tua assenza o
il timore di averti?

[***]

Voler fuggire lontano
da ogni dove e quando
perchè il tempo e lo spazio
sembrano
chiudermi sempre più
in una gabbia,
che anche se d'oro
è pur sempre prigione.

[***]

Sentirmi così sola e inutile,
Fallita e vecchia,
distante e persa

[***]

Ma voglio realmente l'amore,
quello vero?
O non è solo il desiderio di sogni perfetti,
brillanti e caldi che lasciano solo
malinconia, che cerco?
Mio dio quanta paura in questo
piccolo, immaturo e confuso cuore!
7/11/87
 
D.N. ***

«io penso dove non amo e amo dove non penso»
Simone Regazzoni

L’affetto di una persona può sembrarci incomprensibile,
perché non combacia con l’idea che abbiamo di noi stessi.
L’amore è difficile da ricevere se
non siamo convinti di poter essere amati.
Alain de Botton

“Apparentemente cerchiamo tutti l’amore, ma una delle cose più difficili è apprezzare qualcuno che ricambia i nostri sentimenti”
Alain de Botton
 
Se abbiamo poca autostima di noi stessi, se siamo convinti di non meritare l'affetto degli altri, allora ci sorprende e ci spaventa e ci annoia se qualcuno ci dedica le sue attenzioni.

  • Eugenio Borgna - Parlarsi

  • amo le tue imperfezioni



    Ti amo, cioè sono capace di tollerare le tue imperfezioni e di cambiare. La persona “perfetta” per noi non è quella che condivide “perfettamente” con noi i nostri gusti e che, per l’appunto, non esiste. Ma che sa mediare le nostre imperfezioni e diversità. Non abbiamo bisogno, per essere felici, di essere perfetti, ma di persone che siano capaci di vivere con le nostre imperfezioni.

    La persona che incontrerai sarà carina, ma non perfetta, quindi non ti arrabbiare quando poi scoprirai che non lo è, perché non lo sei neanche tu. Tutto ti sembrerà facile, perché sei innamorato, ma niente lo sarà. E le cose che ti parranno le più banali da dirsi sono proprio quelle che meriteranno di essere dette: non ci sono cose così stupide di cui non si possa parlare in un matrimonio. Infine, che potrai essere pericolosissimo per la persona che dici di amare. Una coppia deve essere pronta, preparata. Non apprezziamo mai abbastanza chi sta insieme da tanto tempo, come un astronauta nello spazio. Chi continua ad amarsi, giorno dopo giorno, per me, ha davvero un che di eroico.

    Alain De Botton

    Spiragli di luce


    Quanti buchi scuri e nascosti


     
    Spiragli di luce

    Quanto vuoto si è generato senza riempire gli spazi
    Quanti buchi scuri e nascosti,
    Stanno lì  e fanno compagnia  agli spiragli di luce.

    D.N. 24/11/2017 h 15,32


    Sono là dove non mi trovo: in te.





    «Sono là dove non mi trovo: in te. Tu sei l'esplosione della mia esistenza»

    «L'amore è questo: una passione impossibile - che non è in nostro potere, che non dipende da noi e dal nostro volere di soggetti, ma che ci accade»,

    Simone Regazzoni


    Andavamo con il cuore gonfio


    lettere immaginarie

     

     
    Andavamo con il cuore gonfio
    nel nostro giardino
    segreto
    erano fiori le nostre confidenze
    erano doni le nostre mani strette
    che toccavano e univano le nostre fantasie
    segrete
     
    Poi un giorno la noia improvvisa
    la voglia irresisistibile di voli oscuri
    di seguire i lupi nel bosco
     
    E' oscuro l'oggetto del desiderio.
     
    Juan Pedroso



    sabato 25 novembre 2017

    il corpo è scisso dal sentire





    intervista ad
    Angela Mocciola
    


    Un improvviso ci porta nel dolore

    Milo De Angelis
    il nostro niente
    da dire, filo di voce, scena muta.

    Un improvviso ci porta nel dolore
    Un improvviso ci porta nel dolore
    che tutto ha preparato in noi, nell’attimo
    strappato al suo ritmo, nel suono
    dei tacchi, nel respiro
    che si estingue: era un pomeriggio
    d’agosto tra le ombre della tangenziale,
    il nostro niente
    da dire, filo di voce, scena muta.
     
    Milo De Angelis

    non saper più distinguere il vero dal falso, il bene dal male


    La camera azzurra

    Georges Simenon






    Com’è diversa la vita nel momento in cui la si vive e quando la si analizza a distanza di tempo! Turbato dai sentimenti che gli venivano attribuiti, Tony era arrivato al punto di non saper più distinguere il vero dal falso, il bene dal male.
     
    Georges Simenon -



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