martedì 31 gennaio 2017

le poesie di Josefa Parra

le anime gentili sono invisibili









No è no

Hugo Finkelstein

E solo chi sa dire No
imparerà un giorno a dire Sì.

No è No
No è No
e c’è un solo modo di dirlo.
No.
Senza stupori, ne indugi,
né punti sospensivi.
No, si dice in un solo modo.
È corto, veloce, monocorde,
sobrio, conciso.
No.
Si dice una sola volta, No.
Con la medesima intonazione, No.
Un No che ha bisogno di una lunga camminata o di una riflessione nel giardino, non è un No.
No, ha la brevità di un secondo.
E’ un No per l’altro, perché lo è già stato per noi stessi.
No è No, qui, e molto lontano da qui.
Dire No, è l’ultimo atto di dignità.
Il No è la fine di un libro,
senza più capitoli né seconde parti.
Il No non si dice via lettera,
non si dice con i silenzi, a bassa voce,
o urlando, o con la testa china,
o guardando da un’altra parte,
o con dei simboli ribaltati;
nemmeno con pena,
e men che meno con soddisfazione.
No è no, perché No.
Quando il No è No,
si guarda negli occhi
e il No si stacca naturalmente dalle labbra.
La voce del No non è né tremula
né vacillante, né aggressiva,
non si lascia dietro dei dubbi.
Quel No non è una negazione del passato, è una correzione del futuro.
E solo chi sa dire No
imparerà un giorno a dire Sì.
Hugo Finkelstein

Il dubbio

Chiara Olivero

Lunga è la notte
il dubbio certo
se amor non tocca
il tuo cuscino.


Il dubbio
Io non so se tu sei l'aria
che fa tremar la foglia
oppur l'uccello che anela
al suo spazio di cielo.

Forse radice ancorata alla terra
mani tese che abbracciano il sole
nodo doppio che tiene stretto
un pensiero che non vuole uscire.

Le parole in silenzio
le domande sospese
gli occhi chiusi
a cercar la tua bocca.

Lunga è la notte
il dubbio certo
se amor non tocca
il tuo cuscino. 
Chiara Olivero


Il cielo


Wislawa Szymborska

se dovessero cercarmi.
Miei segni particolari:
incanto e disperazione.
Il cielo

Da qui si doveva cominciare: il cielo.
Finestra senza davanzale, telaio, vetri.
Un’apertura e nulla più,
ma spalancata.

Non devo attendere una notte serena,
né alzare la testa,
per osservare il cielo.
L’ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre.
Il cielo mi avvolge ermeticamente
e mi solleva dal basso.

Perfino le montagne più alte
non sono più vicine al cielo
delle valli più profonde.
In nessun luogo ce n’è più
che in un altro.
La nuvola è schiacciata dal cielo
inesorabilmente come la tomba.
La talpa è al settimo cielo
come il gufo che scuote le ali.
La cosa che cade in un abisso
cade da cielo a cielo.

Friabili, fluenti, rocciosi,
infuocati e aerei,
distese di cielo, briciole di cielo,
folate e cumuli di cielo.
Il cielo è onnipresente
perfino nel buio sotto la pelle.

Mangio cielo, evacuo cielo.
Sono una trappola in trappola,
un abitante abitato,
un abbraccio abbracciato,
una domanda in risposta a una domanda.

La divisione in cielo e terra
non è il modo appropriato
di pensare a questa totalità.
Permette solo di sopravvivere
a un indirizzo più esatto,
più facile da trovare,
se dovessero cercarmi.
Miei segni particolari:
incanto e disperazione.

(Traduzione di Pietro Marchesani)

  
Wislawa Szymborska


lunedì 30 gennaio 2017

l'avventura









La poesia è Bellezza, Ricerca, Salvezza

Chiara Olivero
La poesia..

[...]
Nella vita lavoro come redattore in ambito editoriale, ma nella mia essenza più intima mi definirei poeta, anche se sono consapevole che non basta aver scritto dei versi e pubblicato un libro per esserlo.

Per definire la poesia non bastano tre parole ma ci provo.
Direi BELLEZZA, nel senso etico del termine, più che estetico.
RICERCA perché la poesia chiede al poeta un lavoro attento di selezione di parole e suoni, oltre che una ricerca interiore nelle pieghe dell’animo, che porta alla conoscenza.
Come terza parola direi SALVEZZA, perché solo attraverso la ricerca della bellezza si giunge alla conoscenza quindi alla verità. E la verità rende liberi. E salvi.
     Chiara Olivero

intervista di "Scrittura di china" link esterno



 

i momenti d'amore che in questi cinque anni ho vissuto con te sono stati sublimi

Antonio Tabucchi

Occhi miei chiari, miei capelli di miele, i momenti d'amore che in questi cinque anni ho vissuto con te sono stati sublimi, anche se essi erano rari, scanditi da intervalli che mi parevano lunghissimi e riservati a qualche privilegiato fine settimana, a incontri che cercavamo sempre di far sembrare casuali, e in essi ho provato il godimento dell'amore fisico più alto di tutta la mia vita.
 
Eppure, anche negli attimi di maggiore passione mi pareva che qualcosa mancasse per raggiungere quell'estasi totale che era lì, a portata di mano, e che pareva non lasciarsi cogliere nella sua compiutezza: un "petit rien" che non sapevo quale fosse, e neanche tu, forse la consapevolezza che il nostro amore era troppo segreto, e dunque troppo libero, e dunque gratuito, il che lo privava di quella punta di malizia o di senso del peccato che potesse conferire a una storia insolita come la nostra quel brivido sotterraneo, quella spezia che lo rende più raro e più febbrile
 
Perché questa notte trascorsa, questa sublime notte chiara e senza vento che il calendario cattolico ha scelto per una delle sue feste più belle, anche per me è stata un'ascensione, nel senso più terreno del termine, perché sono salito al settimo cielo, quello dove il piacere è più totale e assoluto. Il nostro era un appuntamento preso da tempo, e agli appuntamenti tu non sei mai mancata
 
Ma c'era qualcosa che ti allarmava, l'ho capito dalla telefonata che mi hai fatto: devo dirti una cosa, una cosa importante e definitiva, vengo solo per questo, ma solo per questo, capisci?, non per quello che pensi tu.
 
Antonio Tabucchi
Si sta facendo sempre più tardi


You might also like:

A ritroso

Chiara Olivero

Diafano
il tuo sguardo,
ha percorso il tempo
a ritroso
abbracciando
una nuova solitudine.

A ritroso
Nuotando
in direzione contraria,
ho perduto i miei versi
dispersi
nell’incolmabile spazio
che avanza.
Diafano
il tuo sguardo,
ha percorso il tempo
a ritroso
abbracciando
una nuova solitudine.
Chiara Olivero


Io e il mare abbracciati


Io e te
Stiamo
Così
Nel nostro domani
Senza un oggi

 

Io e il mare abbracciati
 

Io e te
Stiamo
Abbracciati
E guardiamo
Un orizzonte nascosto

Io e te
Stiamo
Così
Nel nostro domani
Senza un oggi

Il cielo e il mare
Si abbracciano
E ci guardano
Mentre cresciamo
Il nostro presente

D.N. 29/01/2017 - H. 18.20

Finché potrai guardare il cielo senza timori

Anna Frank

"Prova anche tu, una volta che ti senti solo o infelice o triste, a guardare fuori dalla soffitta quando il tempo è così bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finché potrai guardare il cielo senza timori, sarai sicuro di essere puro dentro e tornerai ad essere felice."
 
Anna Frank

domenica 29 gennaio 2017

Trippin'On Broken Beats



C.'s playlist




E solo chi sa dire No

Buenas noches

E solo chi sa dire No
imparerà un giorno a dire Sì.
Hugo Finkelstein

la mia femminilità mi eccita più che inquieta

Barbara Korun

Ciò che sono comprende anche il mio sesso, comunque non posso assolutamente togliermelo da dosso, fare finta che non esiste o astrarlo, neanche ipoteticamente. Nemmeno intendo farlo.
 
Leggo la poesia che certe donne scrivono in maniera da eludere il loro sesso, di negarlo, di non metterlo in mostra bensì sottrarlo alla vista. In quanto a me la mia femminilità mi eccita più che inquieta. Mi fa piacere (ne godo) e mi rende felice.
 
Barbara Korun

Wheelhouse



C.'playlist


"Wheelhouse"

Sometimes I talk too much but I gotta get it out
But I don’t wanna talk, I only wanna listen
My baby talks soft, my ears are always ringing now
Humming a sad song when I’m alone
But you gotta be alone to figure things out sometimes
Be alone, when even in a crowd of friends and not so
Sometimes of whom you just can’t distinguish but
Thank god for the former, yeah

Some bow down a hundred times a day or more
To find a way, to get back down to the temple one day
Find the temple, to bask in the glory of
Roll around on a floor of furry carpet then
Sleep soundly for the first time in forever and
Breathing deep inside

There’s a desert down below the earth’s core
A hidden staircase in the house that you reside in
A little something from the cupboard over there
A little medicine, it’s a medication situation

Some bow down a hundred times a day or more
To find a way, to get back down to the temple one day
Find the temple, to bask in the glory of
Roll around on a floor of furry carpet then
Sleep soundly for the first time in forever and
Breathing deep inside



Scrivere per uscire da se stessi, perdersi e poi ritrovarsi

Chiara Olivero
perchè uno scrive XII

[D] Scrivere! Perché, Per chi e dove
 
[R] Per uscire da se stessi, perdersi e poi ritrovarsi. Per cercare la propria verità. Perché la scrittura è una forma di amore. Per chi… Non solo per se stessi ma anche per chi ha il coraggio di intraprendere un viaggio oltre le parole. Citando Troisi, “La poesia non è di chi la scrive, ma di chi gli serve”. Dove? Credo si possa dire in qualsiasi luogo, proprio per la capacità che la poesia ha di non annunciarsi.
 
[D] L’emozione o la parola che vorresti generare nel chi legge le tue parole?
 
[R] Stupore. Senza dubbio. Chagall diceva: “L’unica cosa di cui ho bisogno è continuare a stupirmi”. Ecco, io vorrei continuare a stupirmi per stupire chi legge le mie parole.
     Chiara Olivero

Scrittura di china link esterno



 

Le poesie di Chiara Olivero



Chiara Olivero - Poesie




Amo i libri, la poesia, le parole. Non so vivere senza musica. La fotografia è magia. Non so stare a lungo lontano dal mare. Guardo spesso il cielo


Nata e cresciuta a Casale Monferrato, dopo la laurea in Lettere si trasferisce a Milano, città in cui attualmente vive, specializzandosi in Editoria.
Ha collaborato come redattrice con diversi studi editoriali e case editrici. Dal 2012 frequenta la Scuola di Scrittura e Lettura “Roberto Agostini” di Milano con racconti e poesie, pubblicati in alcune antologie in formato ebook.
Una sua poesia è stata inserita nell’Antologia “Nel nome di Alda” dell’Accademia dei Bronzi Ed.Vincenzo Ursini.
"Geometrie della notte" edito da Punto a capo Editrice è la sua raccolta di esordio.
Interessata alla sperimentazione e al connubio tra la poesia e le altre arti, al momento è impegnata in vari progetti artistici.
Fa parte anche di un gruppo poetico che si chiama vuoto3 link esterno
Il suo sogno nel cassetto? Collaborare con musicisti e scrivere canzoni.
La sua pagina facebook link esterno

Ha pubblicato:
Geometrie della notte
(si può acquistare qui link esterno )
si puo' anche ordinare presso la Casa editrice link esterno

ISBN
978-88-98224-26-5

Publisher
Collezione Letteraria - Puntoacapo Editrice
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

home