venerdì 30 giugno 2017

imparerai a tue spese

Buenas noches

«Imparerai a tue spese che
nel lungo tragitto della vita
incontrerai tante maschere e pochi volti».


 
Luigi Pirandello

Donami tutte le tue debolezze, le tue fragilità

riletture: Silvana Valente


[...]
Rimani, quando a chiamarti è il mio silenzio e non più la voce.
Amerò l’assenza e spoglierò i tuoi dubbi, aspettandoti.
Silvana Valente


 

 

noi due siamo uniti nei gravi segreti della vita


Lou Salomè - (lettere a Rainer Maria Rilke )

Westend (Berlino), 8 agosto 1903

Credo che in tali esperienze si sfiorino i confini dell’umanamente possibile, si mostri a se stessi chi si è. Forse, soltanto tra tanti anni e grazie a queste ore, certe altissime realizzazioni di te stesso riaffioreranno alla tua memoria sotto forma di ricordi, svelandoti la logica profonda che unisce uomo e artista, vita e sogno.

Io, da parte mia, ora ho la certezza di ciò che tu sei e quanto vi è di più personale nel libro per me sta in questo: io ritengo che noi due siamo uniti nei gravi segreti della vita e della morte, siamo una sola cosa in ciò che in eterno unisce gli uomini. D’ora in poi potrai contare su di
. Lou
 
Lou Salomé

«Fosti la più materna delle donne. Fosti un amico, come lo sono gli uomini. Una donna, sotto il mio sguardo. E ancora più spesso una bambina. Fosti la più grande tenerezza che ho potuto incontrare. L’elemento più duro contro il quale ho lottato. Fosti il sublime che mi ha benedetto. E diventasti l’abisso che mi ha inghiottito»
(Rainer Maria Rilke, 1910).

questo cielo


Questo cielo che ci perdona
nonostante tutto
Nonostante noi.


 
Questo Cielo

Sembrerà forse strano ma,
anche se sembriamo tutti diversi,
stiamo tutti sotto lo stesso cielo
 
Questo cielo che ci perdona
nonostante tutto
Nonostante noi.
 
Che strano
Ci copre, coccola, avvolge e, a volte, ingiuria

D.N. 28/06/2017

Un abbraccio

Un abbraccio
  •  [Franco arminio]   •  [Francesco Dalessandro]   •  [Helga Maria Novak]   •  [Franco Arminio]   •  [Franco Arminio ]   •  Y.Ritsos   •  M.R. Arteaga   •  E.Arroway   •  M.L.Spaziani   •  B.Niccolai   •  R.M.Rilke   •  F. Arminio   •  F. Arminio   •  F.Arminio   •  E.Dickinson   •  H.Arendt   •  F.Arminio   •  Daniela N.   •  A.Tabucchi   •  D.M:Loynaz   •  U.Crocetti   •  D.Rondoni   •  I.Talarico   •  D.Libretti   •  J.Miranda   •  M.L.Spaziani   •  L.Sinisgalli   •  J.Pedroso   •  J.Prévert   •  Daniela N.   •  AA.DD.   •    •  J.Pedroso   •  D.Libretti   •  U Crocetti   •  C.Pavese   •  S.Natoli   •  C.Baudelaire   •  B-Dimitrova   •  Titos Patrikios   •  A.Merini   •  P.Coelho   •  R.Musil   •  P.Neruda   •  q. di classe   •  S.Plath   •  AA.DD.   •  E.Fried   •  F.Ozpetek   •  @_Ironica_1   •  R.Musil   •  J.Cortazar   •  A.Károlyi   •  E.L. Schüler   •  O.Pamuk   •  Marcello C.   •  Gabriella R.   •  O.Pamuk   •  L.Candiani   •  P.Salinas   •  N.Stanescu   •  Anonimo   •  N.Stanescu   •  D.Glattauer   •  P.Eluard   •  B.Dimitrova   •    •  @_Ironica_1   •  J.Pedroso   •  A.Tabucchi   •  G.Raboni   •  Sergio Bambarén   •  N.Fabi   •  Daniela N.   •  S.Natoli   •  J.Pedroso   •  N.Graziano   •  Cos'è stato   •  F.Kahlo   •  J.Marias   •  S.Natoli   •  Marcello C.

il cielo è un campo azzurro

Giovanna Rosadini
Saperti e non trovare il varco
Per arrivare a sciogliere l’ingombro

Il cielo è un campo azzurro
Il cielo è un campo azzurro
Intatto e puro, steso sopra il mondo
Saperti e non trovare il varco
Per arrivare a sciogliere l’ingombro
 
Giovanna Rosadini

giovedì 29 giugno 2017

Sotto il lenzuolo

Buenas noches

Sotto il lenzuolo
mi circondi col braccio
il tuo dito
scivola nell'incavo delle natiche
mi ami anche mentre dormi.
 
Donatella Bisutti

le poesie di Giovanna Rosadini

es mi niño interior

Buenas tardes

-Repite mil veces:
"El que sufre no soy yo,
es mi niño interior,
debo crecer".
 

Alejandro Jodorowsky

stesso trauma stesso viaggio


Penso che il mio lavoro sia raccontare lo stesso viaggio in maniera diversa a seconda delle età, un viaggio legato ai traumi vissuti in vari periodi della vita.
 
Nell'arco di tutta l'esistenza si parla dello stesso trauma, dello stesso viaggio, ma in modi differenti e oggi che ho un'età importante non vedo quel trauma allo stesso modo.
 
Christian Boltanski


Christian Boltanski, Chance, detail of the installation at the French Pavillion of the 54th Venice Biennale 2011, photography © Didier Plowy

la vita passa accanto e scansa chi la attende


Rainer Maria Rilke - (lettere a Lou Salomè )

Oberneuland (Brema), 25 luglio 1903

Ma la vita passa come fosse un solo giorno e chi si ripropone di essere paziente dovrebbe poter disporre di mille di questi giorni davanti a sé, quando invece, forse, non gliene è concesso nemmeno uno. La vita passa, passa accanto a molti restando lontana e scansa con un’ampia deviazione chi la attende.
 

 
Rainer Maria Rilke

Spine

Mila Kacic
Rosse spine di desiderio -
di notte
gli aculei penetrano più a fondo.

Spine
Nere spine di dolore -
all'imbrunire
centuplicano le punte.
 
Rosse spine di desiderio -
di notte
gli aculei penetrano più a fondo.
 
Bianche spine di disinganno -
all'alba
concentrano il loro veleno.
 
Spine
che mai conoscono pietà.
 
I fiori accanto
sono belle menzogne.
Mascherano.
Come il sorriso
un brutto pensiero.
 
O nere spine dei tramonti!
O rosse spine notturne!
O bianche spine di albe disperate!
 
Mila Kacic

mercoledì 28 giugno 2017

Got to go - Boulevards





(Hah, hah, hah, hah)

[Verse 1]
Burnin’ up the night
Why you wanna fuss and fight
You were no [?]
Just the other night
In between your thighs

[Pre-Chorus]
It’s the third degree
Burnin’ inside of me
What you want from me
Try your own luck
No love is free

[Chorus]
Took it for granted
Well, you got to go
You got to go
You got to go
Miss your body
You got to go
 
Sex in the mornin’
You got to go
 
Ease on the table
 
You got to go
 

[Verse 2]
Turn down the lights
Your love is mine
Don’t act surprised
Just the other night
In between your thighs

[Pre-Chorus]
It’s the third degree
Burnin’ inside of me
What you want from me
Try your own luck
No love is free

[Bridge]
Know you wanna get it
Say you wanna get it
Know you wanna get it
Say you wanna get it
Know you wanna get it
Say you wanna get it
Know you wanna get it
Say you wanna get it
Know you want a lovin’
Say you want a lovin’
Know you want a lovin’
Say you want a lovin’
Know you want a lovin’
Say you want a lovin
Know you want a lovin’
Say you want a lovin’



Quando morirò



No, non chiudermi gli occhi
quando morirò,
perché io veda
almeno una volta
il tuo rimpianto.

Mila Kacic
QUANDO MORIRÒ
Quando morirò
non chiudermi gli occhi.
Voglio vedere
il mio nome
appeso alle tue labbra
come una pesante goccia d'amarezza.
 
Sarai sempre attratto e conteso
da me
e dai marmi da scolpire.
 
Voglio vedere
la mia morta immagine
sepolta nei tuoi occhi,
la tua mano
ansiosa di trattenere
le ore perdute.
 
No, non chiudermi gli occhi
quando morirò,
perché io veda
almeno una volta
il tuo rimpianto.
 
Mila Kacic

Gufi bianchi volano dentro e fuori i campi

Mary Oliver
forse morte
non è oscurità, dopo tutto,
ma così tanta luce che si avvolge attorno a noi –
 
soffice come piume.

Gufi bianchi volano dentro e fuori i campi
Venendo giù
dal cielo gelido
con le sue profondità di luce,
come un angelo, o un Buddha con le ali,
era bello e preciso,
battendo le neve e qualsiasi cosa fosse là
con una forza che lascia l’impronta
della punta delle sue ali – distanti un metro e mezzo –
e l’impeto predatore delle sue zampe,
e il segno di ciò che stava rincorrendo
attraverso le bianche valli della neve –
e allora si è levato, graziosamente,
ed è volato via nuovamente verso le paludi ghiacciate,
per appostarsi là, come un piccolo faro,
nelle ombre blu –
così pensai:
forse morte
non è oscurità, dopo tutto,
ma così tanta luce che si avvolge attorno a noi –
 
soffice come piume.
Noi, istantaneamente stanchi di guardare, e guardare,
chiudiamo i nostri occhi, non senza meraviglia,
e ci lasciamo trasportare,
come attraverso la translucenza della mica,
al fiume che è senza la ben che minima ombra o macchia –
che è nulla se non luce – bruciante e aortica luce –
in cui siamo lavati e lavati
dalle nostre ossa.
 
Mary Oliver

martedì 27 giugno 2017

Healer - Resonators







Nostalgia



Nostalgia...
 
Parola che piange.

Mila Kacic
NOSTALGIA
Negli anni lontani della fanciullezza
l'ho udita per la prima volta.
Mi son detta:
È una parola che canta!
 
Nostalgia...
 
Siedo su una roccia
in una piccola rada,
sulla roccia
del nostro ultimo
incontro amoroso.
Ora conosco il suo significato.
 
Nostalgia...
 
Come collo di donna
che in tristezza ha piegato il capo,
sul mare s'inarca
una vigna.
 
Il sentiero del mio continuo
e vano errare
le si è inciso nel vivo.
Perciò è aspro
questo vino
e il sole
non gli suggerà mai del tutto
il suo sapore d'amaro.
 
In cima alla vigna
c'è la tua casa.
Senza di te.
 
Nostalgia...
 
Parola che piange.
 
Mila Kacic

Il cigno

Mary Oliver
E l’hai sentito, nel tuo cuore, quanto sia parte di ogni cosa?
E hai infine compreso anche tu, lo scopo della bellezza?
E hai cambiato la tua vita?

Il cigno
L’hai visto, vagabondare, tutta notte, sul fiume scuro?
L’hai visto la mattina, sollevarsi nell’aria argentata –
Una profusione di fiori bianchi,
un perfetto parapiglia di seta e lino come piegato
nella schiavitù delle sue ali; un cumulo di neve, un mucchio di gigli,
battendo l’aria con il suo becco nero?
L’hai sentito, acuto e fischiettante
una musica tetra e stridula – come la pioggia a dirotto sui rami – come una cascata
passare come una lama giù per le sponde buie?
E l’hai visto, infine, proprio sotto le nubi –
Una croce bianca svolazzante attraversare il cielo, le sue zampe
come foglie annerite, le sue ali come la luce allargata del fiume?
E l’hai sentito, nel tuo cuore, quanto sia parte di ogni cosa?
E hai infine compreso anche tu, lo scopo della bellezza?
E hai cambiato la tua vita?
 
Mary oliver

lunedì 26 giugno 2017

Non lo so non ho capito

Buenas noches

Non lo so non ho capito
      né prima né dopo né durante
       cosa stava accadendo
       quello che voleva dire
       se voleva dire qualcosa
       o niente.
 
Donatella Bisutti

Arrenditi e lascia andare il passato

Buenas tardes

Arrenditi e lascia andare il passato.
Quando la vita ti toglie una cosa, lasciala andare.
Arrendendoti e lasciando andare il passato
diventi pienamente vivo nel momento presente.
Lasciar andare il passato significa
gioire del sogno che sta accadendo adesso.
 

Don Miguel Ruiz

So what - AVi Buffalo





I'm only waiting for the star collector
To come and sweep me right up off my feet
Will something happen to me in the meantime?
I guess i never got a chance at death
And that's complaining to much, still
Connected Just like a sequence to the open side
It feels better now that I've got cleaner
It's just like summer camp with great [?]

So what x16

I had a dream that you were acting normal
It made me wake up feeling like a stone
And everyone had left and gone to work but
I knew i had no choice but to stay home

I'm only waiting for the sun to come up
Oh wait it's too late now i wait again
If every dream I have treats me like this
I want a lover who can calm my head
An end

So what x16



ti amo

Julio Cortazar
Cerco la tua somma, il bordo della coppa
dove il vino è anche la luna e lo specchio,
cerco questa linea che fa tremare un uomo in una galleria di museo.
Per di più ti amo, e fa tempo e freddo.

Ti amo
 
Ti amo per ciglia, per capello, t’impugno in candidi
androni dove non s’avventurano i giochi della luce,
questiono ogni tuo nome, ti strappo con premura di cicatrice,
ti immergo nei capelli ceneri di lampo
e nastri addormentati dalla pioggia.
Non voglio che tu abbia una forma, che tu sia
scrupolosamente ciò che arriva dopo la tua mano,
perché l’acqua, considera l’acqua, e i leoni
si sciolgono nello zucchero della fiaba
e i gesti, quella architettura del nulla,
accendono le loro lampade a metà di ogni incontro.
Il mattino è la lavagna nella quale t’invento e ti disegno,
pronto a cancellarti, no, non sei così, nemmeno
sono tuoi quei capelli lisci, quel sorriso.
Cerco la tua cifra, il bordo della coppa dove il vino
è al contempo sia luna che specchio,
cerco quella linea che fa tremare un uomo
in una galleria di museo.
E poi ti amo, e fa tempo e freddo.
*****
Amo ogni tuo ciglio, ogni tuo capello, ti combatto in candidi corridoi
dove si giocano le fonti della luce,
ti discuto in ogni nome, ti strappo con delicatezza di cicatrice,
a poco a poco ti metto nei capelli cenere di lampo e nastri
assopiti nella pioggia.
 
Non voglio che tu abbia una forma, che tu sia esattamente
quello che viene dietro la tua mano,
perché l’acqua, pensa all’acqua, e ai leoni quando si
sciolgono nello zucchero della fiaba,
e ai gesti, architettura del nulla,
le loro lampade accese a metà dell’incontro.
 
Ogni domani è l’ardesia su cui ti invento e ti disegno,
pronto a cancellarti, non sei così, neppure con quei capelli lisci,
quel sorriso.
 
Cerco la tua somma, il bordo del bicchiere in cui il vino si fa
luna e specchio,
cerco quella linea che fa tremare un uomo
nella sala di un museo.
 
E poi ti voglio bene, nel tempo e nel freddo.
*****
Te amo por ceja, por cabello, te debato en corredores
blanquísimos donde se juegan las fuentes de la luz,
te discuto a cada nombre, te arranco con delicadeza de cicatriz,
voy poniéndote en el pelo cenizas de relámpago y cintas
que dormían en la lluvia.
No quiero que tengas una forma, que seas precisamente
lo que viene detrás de tu mano,
porque el agua, considera el agua, y los leones cuando
se disuelven en el azúcar de la fábula,
y los gestos, esa arquitectura de la nada,
encendiendo sus lámparas a mitad del encuentro.
Todo mañana es la pizarra donde te invento y te dibujo,
pronto a borrarte, así no eres, ni tampoco con ese pelo
lacio, esa sonrisa.
Busco tu suma, el borde de la copa donde el vino es
también la luna y el espejo,
busco esa línea que hace temblar a un hombre
en una galería de museo.
 
Además te quiero, y hace tiempo y frío.

Julio Cortazar


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