venerdì 6 dicembre 2019

e sollevò le natiche per accogliere la mia erezione


Guillaume Musso



Non permettere che la bellezza dell’istante presente fosse guastata dalla pesantezza del passato o dall’incertezza del nostro futuro.
 
Le sfiorai con le mani le curve dei seni, che risaltavano nella penombra azzurrognola dell’alba. Mi accarezzò i capelli con le dita, mi cercò le labbra e sollevò le natiche per accogliere la mia erezione dentro di sé. Inarcò la schiena e iniziò a muoversi avanti e indietro con regolarità Aggrappata al mio torace, gettò la testa indietro, ondeggiando su di me con gli occhi sigillati e la bocca socchiusa. Le mie dita scivolarono dalle labbra ai seni di lei. E d’un tratto le idee mi si confusero. Sentii mancarmi l’aria.
 
No, non adesso!
 
Lisa mi stava cavalcando muovendosi con un ritmo sempre più rapido, e io le afferrai i fianchi, cercando di aggrapparmi a tutto ciò che potevo: ai suoi gemiti, al profumo di cipria della sua pelle.
Qualunque cosa pur di godere di qualche minuto in più.
Qui e adesso.
 
Lisa agganciò il mio sguardo. Sentii fremere il suo corpo. L’ondata di piacere la scosse e si riversò su di lei. Al momento di godere, Lisa aprì la bocca per gridare il mio nome.Non permettere che la bellezza dell’istante presente fosse guastata dalla pesantezza del passato o dall’incertezza del nostro futuro.
 
Le sfiorai con le mani le curve dei seni, che risaltavano nella penombra azzurrognola dell’alba. Mi accarezzò i capelli con le dita, mi cercò le labbra e sollevò le natiche per accogliere la mia erezione dentro di sé. Inarcò la schiena e iniziò a muoversi avanti e indietro con regolarità Aggrappata al mio torace, gettò la testa indietro, ondeggiando su di me con gli occhi sigillati e la bocca socchiusa. Le mie dita scivolarono dalle labbra ai seni di lei. E d’un tratto le idee mi si confusero. Sentii mancarmi l’aria.
 
No, non adesso!
 
Lisa mi stava cavalcando muovendosi con un ritmo sempre più rapido, e io le afferrai i fianchi, cercando di aggrapparmi a tutto ciò che potevo: ai suoi gemiti, al profumo di cipria della sua pelle.
Qualunque cosa pur di godere di qualche minuto in più.
Qui e adesso.
 
Lisa agganciò il mio sguardo. Sentii fremere il suo corpo. L’ondata di piacere la scosse e si riversò su di lei. Al momento di godere, Lisa aprì la bocca per gridare il mio nome.

Guillaume Musso - - - L'istante presente


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