martedì 29 luglio 2025

Il resto l’ho sprecato male.

Joe R. Lansdale
Me ne vado finché sono abbastanza giovane da poter sprecare un po’ della mia vita come si deve. Il resto l’ho sprecato male.
Joe R. Lansdale

Zucchero sulle ossa


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mercoledì 16 luglio 2025

le cose che ti tieni dentro per troppo tempo

Marcello Fois
  che certe cose, apparentemente innocenti, sono cosí 
difficili da spiegare. – Quali cose, Nicola? – chiese Agnese con la
voce che si appannava un poco. – Quelle cose che ti tieni dentro per troppo tempo,
quelle cose che non riesci a dire nemmeno a te stesso.
Cosí vai avanti e fai finta di niente,
Marcello Fois
Meglio morti


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martedì 15 luglio 2025

le ossessioni

Buenas noches



Quando si gioca con le ossessioni
si rischia quasi sempre di perdere
 
Marcello Fois ( da Meglio morti)



 

sabato 12 luglio 2025

Avevo tante di quelle cose in testa!

Marcello Fois

Avevo tante di quelle cose in testa! Tante cose che facevo fatica a metterle in ordine. Mi capitava alle volte, anche nello studio. Non riordinavo subito una pratica e finiva che non riuscivo piú a trovarla. Allora mia madre diceva che le cose si. devono mettere a posto a poco a poco, quando sono ancora gestibili, che se si lascia spazio al disordine poi viene lo scoraggiamento e non si riesce piú a riordinare e si perde un sacco di tempo. Mentre, al contrario, se si perde quell’attimo che serve a rimettere una cosa subito al suo posto, poi è tutto tempo guadagnato perché ogni cosa è al suo posto in qualunque momento la si cerchi...
 
Marcello Fois
Sempre caro


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giovedì 10 luglio 2025

perché io potrò amare altre come amavo te

Ernesto Cardenal
Nessuno potrà amarti come ti amavo io

perché io potrò amare altre come amavo te
ma nessuno potrà amarti come ti amavo io.
Al perderti io a te tu ed io abbiamo perso:
io perché tu eri ciò che più amavo
e tu perché io ero quello che ti amava di più.
Però di noi due tu perdi più di me:
perché io potrò amare altre come amavo te
ma nessuno potrà amarti come ti amavo io.


Ernesto Cardenal

lunedì 7 luglio 2025

Patmos

Friedrich Hölderlin
Ma dove è il pericolo, cresce
Anche ciò che dà salvezza.

Patmos

 
Colmo è di bontà. Ma nessuno comprende
Da solo Dio.
Ma dove è il pericolo, cresce
Anche ciò che dà salvezza.
Nelle tenebre dimorano
Le aquile, e senza paura vanno
I figli delle Alpi oltre l’abisso
Su ponti costruiti leggeri.
E dunque, poiché intorno al chiarore si accumulano
Le vette del tempo,
E i più cari dimorano vicini, languendo sulle
Più remote montagne,
Da’, acqua innocente,
Da’ a noi ali, per andare
E ritornare con il senso più fedele.

 
Ma terribile è in verità come ovunque
Senza fine Dio disperda ciò che vive.
Lasciare il volto
Dei cari amici
E andare oltre i monti
In solitudine, dove due volte
Curato, concorde
 
Fu lo spirito celeste. Ma tra loro vi fu
Rovina, e il tempio fu gioco del monte Moira E il colle dell’ira si infranse, allora, quando allontanandosi improvviso
Si volse a guardarli
Il Dio, e implorandolo
Perché si fermasse, come catturato, legato
A corde dorate,
Le mani si tesero nominando il male –
 
Friedrich Hölderlin
“Nessun altro poeta dell’età moderna sembra esprimere nella stessa misura la tensione verso un linguaggio lirico assoluto, capace di nominare nella fragilità della parola il tutto della vita e della creazione; il dramma di un’esistenza votata alla potenza dell’arte, nella duplicità del suo fulgore e della sua vertigine distruttiva”,
Luigi Reitani

domenica 6 luglio 2025

La soglia

LA SOGLIA Ieri notte ho fatto con te un viaggio lungo non importa se è stato in sogno o mi sono lanciata nel vuoto una sbarra si è mossa e mi sono trovata su una soglia ignota. Sono saltata dal tempo che mi guardava in faccia si è fatto avanti si è fermato e con una torcia in mezzo alle sopracciglia ha puntato verso gli istanti che hanno imbastito la mia vita. Cosa cerchi? Domandò Non lo saprei dire sussurrai: il perdono il mandala quel perdono che è mio e che non mi posso concedere che avanza con me e non viene da fuori quel perdono scontroso che mi risuona nelle tempie mi opprime e fa sgorgare le lacrime che lavano. Ci fu un silenzio scomodo alla fine me la squagliai l’universo mi porgeva la mano lo accolsi mi accolse fui bruco crisalide gazzella e una donna dagli occhi abbagliati. Non c’era nessuno niente una paura a spirale mi rizzava il corpo. Iniziai a camminare il terreno era rugoso mi feriva i piedi sarei potuta tornare non volevo un masso in lontananza mi avviai da quella parte era ricoperto da orditure di muffa ascoltai i suoi singhiozzi spenti avanza avanza implorava non salire sul mio corpo non hai ancora visto tutto il panorama è terso e anche se scorrono miracoli come l’amore il mare i fiori i cristi e i buddha e tant’altro e di più, è saturo di violenza. Ero incuriosita ma tremavo vi sono donne violentate continuò corruzione tirannie guerre ingiuste tra fratelli emigranti che cercano i loro familiari e non li trovano mai vengono torturati uccisi e sospiri e pianti e grida. Inclinai la testa e ripresi a camminare. Sulla soglia non ci sono strade né sentieri né segnali la libertà è piena respiro libertà non so cosa farmene. Sono sempre stata cauta al diavolo la cautela i timori le colpe ho ignorato la follia la tengo lì nascosta la tengo legata viaggia con me viaggia non so plasmarla in parole. Per scovare le verità per far affiorare l’anima bisogna scrivere con follia. I ricordi smarriti dove sono? Claribel Alegría
Traduzione dallo spagnolo di Zingonia Zingone DA RSI: La poesia e' puro amorelink esterno Io senza di te di Claribel Alegría (Nicaragua)link esterno

venerdì 4 luglio 2025

Imperfetto femminile


Imperfetto femminile



Che società e sviluppo avrebbe il nostro mondo se alle donne, da sempre, fosse stato consentito di esprimersi liberamente? Come sarebbe la società se alle donne fosse stato permesso di manifestare ambizioni, talenti e inclinazioni? Non si può tornare indietro e cambiare il passato, ma ci si può evolvere e costruire un futuro migliore. Conoscere limiti, pregi, difetti, fragilità sarebbe un ottimo punto di partenza. E se mettere insieme questi pezzi del puzzle potesse aiutare persone di ogni genere nella comprensione del proprio contesto? Forse la chiave di lettura dell'autrice può essere uno spunto utile per camminare verso una società più inclusiva e equa.

Daniela Nurra

Daniela fin ora l'abbiamo conosciuta come poeta, vocazione naturale che l'accompagna sin dall'adolescenza. Con sorprendente semplicita' scava nell'intimita' dell'animo umano, nelle pieghe piu' nascoste della nostra essenza, di cio' che siamo e non siamo stati e vorremmo essere. I suoi versi seguono il ritmo del respiro e dei sogni e della nostalgia. Ma i suoi versi esprimono anche la forza e la determinazione di chi non si rassegna e aspira a un mondo migliore.

Ora per la prima volta scrive libro dedicato alla condizione femminile, sull'essere donna in questo mondo brutale che scatena la violenza dei fragilissimi maschi, che hanno perso il ruolo dominante che hanno esercitato da sempre e che rischia di condurci all'estinzione. Uno sguardo mite eppure profondo.
un Libro da leggere !

libro acquistabile su Amazon, ebay e tanti altri siti on line.


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