venerdì 6 marzo 2015

coincidenze

Quando Tomáš tornò a Praga da Zurigo, fu preso da una sensazione di malessere al pensiero che il suo incontro con Tereza fosse stato determinato da sei improbabili coincidenze [...] Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla. Cerchiamo di leggervi dentro come gli zingari leggono le immagini formate dai fondi del caffè in una tazzina.
[...]
Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze, come gli uccelli sulle spalle di Francesco d'Assisi.
[...]
Lui era seduto su una panchina gialla da dove di poteva vedere l’ingresso del ristorante. Proprio su quella stessa panchina si era seduta lei il giorno prima con un libro in grembo! In quell’istante capì (gli uccelli delle coincidenze si erano posati sulle sue spalle) che quello sconosciuto le era destinato. Lui la chiamò, la invitò a sederglisi accanto. (L’equipaggio della sua anima si precipitò sul ponte di coperta del suo corpo). Poi lo accompagnò alla stazione e lui, quando si salutarono, le diede il suo biglietto da visita col numero di telefono: «Nel caso dovesse venire una volta a Praga...».
[...]
La nostra vita quotidiana è bombardata da coincidenze o, per meglio dire, da incontri fortuiti tra le persone e gli avvenimenti chiamati coincidenze. Una co-incidenza significa che due avvenimenti inattesi avvengono contemporaneamente, si incontrano: Tomáš compare nel ristorante proprio mentre la radio suona Beethoven. La stragrande maggioranza di queste coincidenze passa del tutto inosservata. Se al tavolo del ristorante al posto di Tomáš si fosse seduto il macellaio dell’angolo, Tereza non avrebbe notato che la radio suonava Beethoven (sebbene anche l’incontro di Beethoven e di un macellaio sia una coincidenza ugualmente degna di interesse). L’amore nascente ha acceso in lei il senso della bellezza, e quella musica lei non la dimenticherà più. Ogni volta che la sentirà sarà commossa. Tutto ciò che accadrà intorno a lei in quell’istante, apparirà nell’alone di quella musica e sarà bello
[...]
Perché proprio in questo modo sono costruite le vite umane.
Sono costruite come una composizione musicale. L’uomo, spinto dal senso della bellezza, trasforma un avvenimento casuale (la musica di Beethoven, una morte alla stazione) in un motivo che va poi a iscriversi nella composizione della sua vita. Ad esso ritorna, lo ripete, lo varia, lo sviluppa, lo traspone, come fa il compositore con i temi della sua sonata. Anna avrebbe potuto togliersi la vita in maniera diversa. Ma il motivo della stazione e della morte, quel motivo indimenticabile legato alla nascita dell’amore, nel momento della disperazione l’aveva attratta con la sua cupa bellezza. L’uomo senza saperlo compone la propria vita secondo le leggi della bellezza persino nei momenti di più profondo smarrimento

Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere

Nessun commento:

Posta un commento

commenta questo post

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

home