(...) Nei nostri sogni avevamo sempre fatto come Don Chisciotte che spinge il suo immaginario fino in fondo, un immaginario che presuppone la follia, purche' essa sia esatta [...] E invece, un giorno, ecco all'improvviso da Don Chisciotte tu diventi Madame Bovary, con la sua incapacita' di delineare i contorni di cio' che desiderava, di decifrare il luogo in cui si trovava, di contare i soldi che spendeva, di capire le stronzate che faceva: erano cose reali e le parevano aria, e non il contrario. Quale enorme differenza (....) non si puo' dire "non credo fosse amore, piuttosto una specie di tenerezza". Non si possono dire cose cosi' amore mio, o almeno non potevi dirle a me, perche' quella era la tua illusione, la tua povera patetica illusione (....)
Antonio Tabucchi - Si sta facendo sempre più tardi
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