Nella mia stanza come sopra un atlante
ho cercato i tuoi mari e tuoi monti.
T’ho attratta con un crine,
t’ho estinta con un soffio.
Ho resistito ai tuoi vortici, alle piene
improvvise, ai letargici inganni.
Per lungo giro di anni
tra le rughe e gli specchi,
nella spoglia di un fiore,
sul lobo di un orecchio,
dove esita la sfera
dove il filo si spezza.
Leonardo Sinisgalli