lunedì 5 agosto 2019

per il desiderio che il ragazzo aveva di lei


Fedeltà



Era certa che se avesse continuato con Andrea avrebbe esposto il suo matrimonio all’infrazione. Ebbrezza, avrebbe detto Némirovsky. Aprí la porta, disinnescò l’allarme e andò in bagno. Lo scandí davanti allo specchio: – Sei un’adescatrice di ventiseienni.

Si sentí diversa, piú salda, e seppe che il suo reale spavento era perdere Carlo dentro di sé poco alla volta. Per questo gli aveva rivelato di Andrea prima dell’orgasmo, sperando che la confidenza mettesse in comunicazione i loro compartimenti stagni. Del resto, cosa avrebbe tolto un corpo nuovo al suo matrimonio? Magari non le sarebbe piaciuto nemmeno. Magari avrebbe fatto scaturire nuova linfa miracolosa per il loro sentimento. Quanto detestava la psicologia da due soldi: riportare il tradimento all’infelicità. Lei avrebbe tradito per le spalle larghe di Andrea. Per il suo sedere. Perché era giovane. Perché era timido e lei poteva fargli scoprire qualcosa di sé. E soprattutto: per il desiderio che il ragazzo aveva di lei. Vedersi desiderata in un modo primordiale, come prima dei fidanzamenti e degli altari e delle case acquistate con i mutui. La sua disfatta non era l’ammissione del fermento, lo stava ammettendo, piuttosto quella di non accettare il compromesso: che lei potesse toccare il fisioterapista ma suo marito non potesse toccare le altre. Si era rivelata una donna despota e non aveva nessunissima intenzione di fare passi indietro. Aveva smussato il fastidio per il malinteso del bagno, era ben lontana dall’averlo accantonato. Andrea era la ricompensa? Andrea era una voglia.

Marco Missiroli


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