La quercia verde
Juanita pensa a quando era bambina..quando le bambole e i sogni erano il suo unico pensiero...Giorni di serena, infantile ingenuità.....lontani.
Juanita pensa a come è oggi...che il suo pensiero è quell'uomo, il suo unico pensiero è quell'uomo...
E ricorda gesti e azioni, e immagina gesti e azioni, e desidera gesti e azioni.
Quando lì sul tram, affollato, chiassoso, puzzolente, odioso, colmo di gente chiassosa, puzzolente e odiosa...mentre tutti cercavano di toccarla in quel modo orribile e volgare..lui era lì che la guardava...
Lui la guardava...ma quel suo sguardo le aveva dato il calore di un abbraccio, il piacere di un amplesso...
Lei era lì: sudata, stanca, nauseata dalle cose della vita e lui, era lì, elegante nella sua semplicità, raffinato nella sua compostezza...
Oh mai dimenticherà quello sguardo Juanita: occhi dolci e profondi, color di foglia...come le foglie delle querce alte quando il sole gioca tra i rami...con l'orbita lievemente incassata...un abbraccio, un sorriso,una mano tesa...
Fu nell'attimo di quello sguardo, che Juanita volle non lasciarlo più: volle passare con lui le sue notti dense e liquide, di nascosto, magari.....
Juanita pensa...a quelle mani, così sicure, dolci e sapienti...che le tirano i sospiri dall'anima....
Juanita pensa che quell'uomo dovrà essere suo, anche se a rate, anche se per poco, un infinito momento, anche se non è per lei, quell'uomo che sarà tutto suo e completamente....
Juanita pensa che lo vuole prendere per mano, farlo sedere, aprirgli i pantaloni..e stare in ginocchio, da lui, in preghiera....implorando il suo piacere...
quando lui la guarderà, con quegli occhi...allora lei saprà che è il momento di appagare i desideri dell'uomo, che poi sono anche anche i suoi...
oh sai, ti cerco quando il sole e' alto e le cicale cantano incessanti, e la calura assedia le membra stanche e la mente assillata...
ti cerco, quercia possente, quando i pensieri si sciolgono e per un istante svaniscono e io sono le mie gambe che tremano e sento il ritmo del mio respiro e sono io i miei occhi che si perdono nei tuoi occhi, e le mie labbra sono umide e lievi......
Oh allora guarderà, adorante, il suo compagno fidato, lo accarezzerà con cupidigia e lo toccherà con devozione....poi le dita lo terranno un po' più stretto. fino a sentirlo come una verga di olivastro.....il colore suo brunito...
La bocca di Jaunita si aprirà, lo accoglierà....ah sentire quel corpo
vico tra le sue umide labbra!
Poi la lingua, poi i denti, e le mani che accarezzano dolcemente le compagne del compagno fidato...e lo guarderà negli occhi finchè, in silenzio, il movimento diventerà incontrollabile, finchè il compagno fidato sarà gonfio da esplodere..e lei aspetterà il cenno dell'uomo
e....la sua bocca si riempirà di quel succo di mandorle dolce, amaro,forte e delicato.....le riempirà la bocca, ne uscirà, la bagnerà...il viso, il petto,. il ventre.....e lei satura del suo piacere lo guarderà pietosa ....aspetterà il suo cenno e...dinanzi a lui, sporca e bagnata si accarezzerà fino ad esplodere, gridando, del suo piacere...
Juanita pensa questo....e già solo il pensiero mi fa tremare..le
mutandine sono bagnate, il piacere è sulle cosce....
lieve e tremante Juanita pensa, e sorride....
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[ Juanita Miranda ] - 2009
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