Nell’arte, scrive Ricardo Piglia in Crítica y ficción, le restrizioni formali non ostacolano mai la creazione, semmai la favoriscono. Le vocali maledette, libro costituito da cinque racconti monovocalici, ne è la prova lampante.
L'INCIPIT
All’alba ambrata, Abraham amava Sara: la palpava, arraffava la lana, strappava la casacca, l’assaltava; l’azzannava, ah! l’ammazzava! Sara, sfasata, cascava affranta. Abraham la stancava. «Basta». Sara parlava all’amaca. «Abraham ama alla bastarda: assalta, maltratta, sbava».
Abraham s’appagava, s’alzava, s’appartava… Ma appagava Sara, la gran dama maltrattata? Naaa; dava ‘na manata alla santa, l’acclamava “alma”, ma appagarla... naaa. La casa amata, l’arca sacra, franava. Sara attaccava Abraham: «Ah, razza malnata, castrata, scarsa…» latrava. Abraham abbrancava la casta accasata, la strappava dalla sala. Sara avvampa, fa ‘na sparata amara: ‘na sassata al baccalà d’Abraham. La cagnara s’aggravava, Satana s’allarmava. «Afta! Fatal blatta!» bramava Abraham.
«Patacca! Gran Can-can!» ballava Sara. All’alba, assaltava la casa, s’accaparrava ‘n’altra arma; Sara dava ‘na manata alla lampada, Abraham alla tazza, Sara, scalmanata, s’aggrappava alla lama. La gazzarra andava placata, la bravata scartata; avallata ‘na gag amara, Abraham s’adattava alla farsa.
OSCAR DE LA BORBOLLA
LE VOCALI MALEDETTE
Traduzione e cura di Raul Schenardi
Illustrazioni di Massimo Carelli Nitti Valentini
80 pagine, 10.00 euroISBN 978-88-96583-43-2
Illustrazioni di Massimo Carelli Nitti Valentini
80 pagine, 10.00 euroISBN 978-88-96583-43-2