sabato 21 gennaio 2017

Ma non è tutto, l'essere amato.

lettera di Flaubert a Louise Colet
 
Oh! no, sono io ad esser solo, ad esserlo sempre stato. Non hai osservato l'altro giorno a Mantes due o tre assenze durante le quali hai esclamato: «Che carattere lunatico! a cosa pensi?».
 
A cosa, non so proprio, ma quel che non hai visto che raramente è il mio stato abituale. Non sto con nessuno, in nessun luogo, non appartengo al mio paese e forse al mondo. Mi circondano e io non sono circondato; così le assenze causatemi dalla morte non hanno portato all'anima mia un nuovo stato ma l'hanno perfezionato, questo stato.
 
Ero solo, dentro, sono solo, fuori. Chi ho qui? Gente che m'ama, poca, una sola. Ma non è tutto, l'essere amato. La vita non consiste in effusioni di tenerezza. Sono cose belle, deliziose in certi momenti rari e solenni.
 
Quel che rende i giorni lieti è la possibilità d'abbandono dell'anima, la comunione delle idee, le confidenze dei sogni fatti, dei desideri, dei pensieri; e quanta gente c'è quaggiù che abbia la stessa opinione anche solo su come dare una cena o attaccare i cavalli?
 
— Gustave Flaubert, Lettere d'amore a Louise Colet



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