domenica 5 novembre 2017

Illusioni







Non importa; non corre nessun pericolo, in realtà. Non ha neanche paura che la veda qualcuno che la conosce. Si sente troppo libera per preoccuparsene. Pensa alla prima volta che Neil si è presentato al Granaio del Mobile, a come aveva messo un braccio intorno al collo di Samson, dicendo: «Non è un gran cane da guardia, questo qui, eh, madame?» Quel «madame» le era sembrato sfrontato, fasullo, come uscito da una vecchia pellicola di Elvis Presley. E quel che aveva detto dopo era anche peggio. Quando lei, guardando Samson, aveva risposto: «Di notte si comporta meglio», Neil aveva commentato: «Proprio come me…» Che sfrontato, presuntuoso e arrogante, aveva pensato. E nemmeno cosí giovane da farsi perdonare.
 
Il suo parere su di lui non era cambiato granché neppure la seconda volta. Accadde invece che tutto ciò diventasse qualcosa da lasciarsi alle spalle. Qualcosa che non era necessario ripetesse, bastava farglielo capire. Il suo compito era di prenderlo talmente sul serio da permettergli appunto di diventare una persona seria, disinvolta e riconoscente.
 
Come aveva fatto a convincersi tanto in fretta e tanto bene che tutto quello che non le piaceva di Neil non corrispondesse alla verità?

Alice Munro - "Five Points",



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