domenica 15 marzo 2015

Tu non mi parlavi più


Io ero disperata!

 Io ero disperata
avevo un sacco di pensieri
la famiglia il lavoro....
e  non stavo molto bene
tu eri sempre gentile ma non facevi altro che parlare di sesso di posizioni di fantasie
a volte mi eccitavo ma poi sentivo una grande frustrazione.
Non aveva senso passare tutto quel tempo solo a parlare di sesso
tutte quelle immagini che mandavi
mi sentivo male stavo male e non avevo il coraggio di dirtelo non sapevo come dirtelo
basta, ti prego  basta

Tu non mi parlavi più, stavi distruggendo tutto con la tua ossessione, mi sentivo umiliata
era una pena vederti ridotto così
dov'era l'affetto il calore l'intimità le confidenze...?
tutto perduto...

Questa  ossessione non aveva senso, come facevi a non capire?
La tua ossessione mi faceva solo stare peggio.
Mi sentivo in trappola,
e stavo male
perché avevo bisogno della tua amicizia e del tuo calore
avevo perso ogni desiderio verso di te
e stavo male

Su twitter mi rilassavo, scherzavo e mi distraevo.
Riuscivo a svagarmi
Lui era capace di farmi ridere e io con lui dimenticavo tutto.
Lui mi seduceva con le sue battute e mi attraeva.
Lui era serio, intelligente, gentile
Lui mi accendeva di desiderio e faceva vibrare il mio cuore.

Ci siamo incontrati e l'attrazione era fortissima.
Lui mi faceva vibrare di piacere e di emozioni,
mai avuto orgasmi cosi' intensi prima di lui.

Dio mio come facevo a dirtelo.
Ora piu' che mai non potevamo continuare con questa relazione erotica di fantasia.
No non me la sentivo di vederti a milano
non me la sentivo di ingannarti
cosi' ti ho detto che non potevamo
tu  devi aver intuito qualcosa
le tue risposte erano pacate:
se non sei convinta è meglio che non ci vediamo mi hai scritto
io non potevo piu' avere una relazione basata sul sesso con te.
ma non volevo perdere la tua amicizia.
non volevo ferirti
ma come facevo a non dirtelo
i nostri patti erano chiari.
eravamo liberi di avere delle storie ed eravamo liberi di dirlo.
io non potevo ingannarti dovevo dirtelo. tu mi avresti capito pensavo.

Ero triste e non volevo ferirti, ero triste e non volevo perdere la tua amicizia.

Ma ero felice e infatuata, con lui tutto era perfetto
ci guardavamo estasiati pieni di amore e di desiderio
e lui mi faceva vibrare, il mio corpo fremeva e il mio cuore bruciava.
Non sapevo se facevo bene, ma dovevo farlo
dovevo fare una scelta per me, per la mia libertà.

Gabriella R.


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