mercoledì 7 novembre 2018

ci sono istanti

Stefano Raimondi
              Tu potresti
l’abbraccio che fa restare stretti
fino al mattino, senza chiedersi niente
semplicemente, senza niente.

Ci sono istanti

 
Ci sono istanti che sembrano avere
parole esatte: silenzi tolti dal respiro
come da un impaccio, come
fossero tagli dentro tagli.
 

Sono questi i lasciti, i resoconti
di quello che si chiama amore
o quello strano modo di amare
che fa restare soli anche dentro
un fiato che chiede da che parte
appannare, disegnare cuori
sopra i vetri, da che parte stare
sulla parte fresca del cuscino.


 
Si educano gli amori – mi dicevi –
si educano a resistere
o a guardarsi dalla parte
che non si può mentire.
 
Tengo da conto mappe
di città lasciate con le mani;
segno dove si poteva andare
se solo il taglio della carta
non avesse tolto il nome alla via
a quell’unico posto dove
stare, è sognare con un respiro
esatto che non faccia paura.
 
Ci sono istanti che a capirli
non raccontano più nulla
ma fanno strade, piazze, facciate
dove appendere finestre, balconi
ringhiere e non sapere quale sia
la porta, il modo di fare stanza, bocca:
l’abbraccio che fa restare stretti
fino al mattino, senza chiedersi niente
semplicemente, senza niente.
 
Stefano Raimondi

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