venerdì 23 novembre 2018

un nodo irrisolto, una vergogna, un pianto di bambino, una sete di vendetta,


Il dono di saper vivere

Tommaso pincio








Per lasciarmi davvero alle spalle la vergogna di un simile comportamento, avrei dovuto spiegargli la verità fino in fondo; rivelargli che era stata una mossa calcolata.
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Cosí mi sono tenuto dentro questa macchia, con il risultato che il suo ricordo non si è mai attenuato. Al contrario: è diventato un’infamia indelebile sulla quale rifletto spesso. Da allora non ho smesso di agire a quel modo; ogni volta che ho passato il segno è sempre accaduto perché davvero avevo perduto il controllo.
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Non sarei certo il primo che usa il fascino di una storia o di un personaggio come strumento di persuasione
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Al fondo del rapporto perverso che ho intrattenuto con Caravaggio c’è un nodo irrisolto, una vergogna, un pianto di bambino, una sete di vendetta, una maledizione autoinflitta, qualcosa a cui non so dare una definizione precisa ma che mi appesantisce da anni e che avrei voluto spiegare, sublimare, superare scrivendone. Non ci sono riuscito e non mi resta che ammettere la sconfitta.
 
Tommaso Pincio



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