lettere immaginarie
Sempre in guerra noi due, sempre in disaccordo sulle cose del mondo e sulle cose da fare siamo stati perfino crudeli ed egoisti come un cane mi hai lasciato nell'attesa mi hai dato gli avanzi perchè io venivo sempre dopo perchè non doveva succedere mi hai detto perchè siamo diversi e non riusciamo a concordare su niente Eppure sei sempre bella come allora, la più corteggiata mentre io rassegnato ti invocavo nei miei sogni, biondi i tuoi capelli cascavano sul tuo corpo sinuoso sul tuo seno generoso le tue gambe erano la strada più veloce per il paradiso - E' bello passare il tempo con te mi dicesti nel negozio di dischi - queste parole sono pietre preziose e le conservo ti dissi rosso di vergogna - tagliati i capelli dicesti perentoria il giorno dopo era d'agosto caldo torrido che arrostiva i turisti il sole illuminava i tuoi capelli seduta sul muretto senza dire una parola, mosse da da una forza invisibile le nostre labbra si sfiorarono - tu sei fatto a misura di me e non riesco a capire come sia potuto succedere - dimmi che non sogno dammi uno schiaffo ti dicevo quando mi guidavi e poi quando urlavi il tuo piacere - ma perchè mi succede solo con te mi dicevi indispettita In tutti questi anni anche se divise le nostre strade, non ti ho persa mai di vista e ancor meno ora in questi giorni tristi che hanno rivelato la struggente tenerezza della tua fragilità Non chiedermi se ti amo non capisco questa parola abusata ti porto dentro questo si e ti desidero non finirò mai di far l'amore con te e di nutrirmi del tuo miele. Ecco, volevo solo spegnere la le candeline sul nostro anniversario. Marcello C
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