Ruben Dario
Non saper nulla ed essere, essere senza meta,
fra il timor d’esser stati e un futuro terrore.
Il fatale
Beato l’albero che è solo sensitivo e più la pietra dura che non sente neppure, perché il più gran dolore è quello d’esser vivi né c’è pena più grande della vita cosciente. Non saper nulla ed essere, essere senza meta, fra il timor d’esser stati e un futuro terrore. Di certo, la paura d’esser domani morti e il soffrire per l’ombra, per la vita, per quello che neanche conosciamo, soltanto sospettiamo, mentre la carne tenta coi suoi freschi racemi e la tomba ci attende coi suoi funebri fiori: e ignorare ove andiamo e di dove veniamo…Ruben Dario
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