Poi lui l’aveva abbandonata, senza spiegazioni, perché avrebbe significato doverne dare anche a se stesso, quando invece voleva solo silenzio. L’aveva lasciata dopo che le ultime parole di lei erano state d’amore. Non l’aveva più rivista, né sentita, fino a qualche settimana prima: poche ore in cui l’aveva amata di nuovo, e di nuovo abbandonata.
Massimo sentiva rabbia, ma solo verso se stesso. Per quello che provava. Per quello che non provava. Per essersi scoperto così diverso da come avrebbe voluto essere.
Ilaria Tuti - - - - Ninfa dormiente
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