Carlos Drummond de Andrade
e neppure ci hai lasciato il diritto di indagare
perché lo hai fatto, perché sei partito.
A un assente
Ho ragione a provare nostalgia, ho ragione ad accusarti. C’era un patto implicito che hai rotto e senza accomiatarti sei partito. Hai fatto detonare il nostro patto hai fatto detonare la nostra vita, la comune acquiescenza del vivere e dell’esplorare i percorsi del buio senza scadenze senza consultazione senza provocazione finché non sia arrivato il momento delle foglie che cadono nel momento di cadere. Hai anticipato l’ora. Le tue lancette sono impazzite, facendo impazzire le nostre ore. Che altro potevi fare di più grave se non quell’atto senza seguito, l’atto in sé, l’atto che non osiamo né sappiamo osare perché dopo di esso non c’è nulla? Ho ragione ad avere nostalgia di te della nostra frequentazione fatta di un parlare fra compagni, di una semplice stretta di mano o ancora meno, voci che pronunciavano sillabe risapute e banali e che erano sempre certezza e sicurezza. Sì, ho nostalgia. Sì, ti accuso perché hai commesso ciò che non è previsto dalle leggi di amicizia e di natura e neppure ci hai lasciato il diritto di indagare perché lo hai fatto, perché sei partito.Carlos Drummond de Andrade
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