Clarice Lispector
Scrivere è una maledizione che salva. È una maledizione perché si impone e trascina con forza come un vizio penoso da cui è quasi impossibile liberarsi, poiché niente lo sostituisce. Ed è una salvezza perché salva il giorno che si vive e che mai si capisce a meno che non si scriva. Scrivere è usare la parola come esca, per pescare ciò che non è parola. Quando quella non-parola, quel tra-le-righe, morde l’esca, si è scritto qualcosa. Scrivo per la mia incapacità di capire.
Ho paura di scrivere, è molto pericoloso. Chi ha tentato di farlo, lo sa. Pericoloso di cadere nell’occulto e il mondo non va alla deriva, è occulto nelle sue radici sommerse nelle profondità del mare. Per scrivere devo collocarmi nel vuoto.
Clarice Lispector
Perchè uno scrive
- perchè uno scrive - VII (Orhan Pamuk)
- perchè uno scrive - 6 (Antonio Tabucchi)
- perchè uno scrive V (Clarice Linspector)
- Perchè uno scrive IV (Antonio Tabucchi)
- Perchè uno scrive III (Antonio Tabucchi)
- Perchè uno scrive II (Antonio Tabucchi)
- Perchè uno scrive I (Antonio Tabucchi)
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