Sebastiano Gatto
dedica a mia moglie migrante
A mia moglie migrante, custode di distanze, terapia palliativa contro il morbo dell’incuranza. Benedetta la tua contraddizione e con essa il rimorso, il rancore, la rabbia su cui ti puntelli per mantenermi in piedi. A brandelli ti rendo le tue voci cercate: vite intere che tanto, troppo tempo ho scansato.Sebastiano Gatto
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