Ruben Dario
Come in un vetro io verso in essi i miei dolori,
i remoti ricordi, le disgrazie funeste,
le meste nostalgie dell'anima inebriata,
la pena del mio cuore, triste in mezzo alle feste.
Notturno
Voi che avete auscultato il cuore della notte, voi che nell'ostinata insonnia avete udito un chiudersi di porte, rumore di vetture lontane, un'eco vaga, un leggero fruscio... In quegli istanti di silenzio misterioso quando sorgon dal loro carcere gli obliati, nell'ora dei defunti, nell'ora del riposo, leggerete i miei versi d'amarezza impregnati. Come in un vetro io verso in essi i miei dolori, i remoti ricordi, le disgrazie funeste, le meste nostalgie dell'anima inebriata, la pena del mio cuore, triste in mezzo alle feste. Dolore di non essere quello che avrei potuto, perdita del reame per il quale ero nato, pensiero che un istante decise la mia vita, sogno ch'è l'esistenza da quando sono stato ! Tutto mi giunge in mezzo al silenzio profondo in cui la notte avvolge la terrena illusione e sento come un'eco del gran cuore del mondo che penetra e commuove il mio cuore in ascolto.Ruben Dario
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