martedì 21 gennaio 2020

e la perdita era la soglia della libertà


Rachel Cusk



Era strano, ha detto, ma su quel marciapiede, con i vasti abissi grigi delle vie di Toronto che si dipartivano a destra e a sinistra e il guinzaglio che gli penzolava dalla mano, si era sentito per la prima volta a suo agio: la sensazione di avere involontariamente provocato un cambiamento irreversibile, di aver commesso un errore vitale e benefico, era, l’aveva capito in quell’istante, la cosa piú intima e familiare che lui conoscesse. Commettere un errore provocava una perdita, e la perdita era la soglia della libertà: una soglia ingrata e scomoda, ma l’unica che in vita sua era stato capace di varcare di solito, ha detto, perché veniva spinto oltre dagli eventi che l’avevano condotto fin lí.

Transiti di Rachel Cusk


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