giovedì 21 aprile 2016

Uno scrittore frustrato incontra uno sconosciuto in un bar

Efraim Medina Reyes

“Uno scrittore frustrato incontra uno sconosciuto in un bar e i due si mettono a parlare del più e del meno. Lo sconosciuto dichiara di essere in città per affari e di non esserci mai stato prima. Lo scrittore gli racconta la sua storia e lo sconosciuto gli dice che lavora in un´importante casa editrice e può aiutarlo. Lo scrittore gli offre una bottiglia di whisky e continuano a parlare fino all´ora di chiusura. Al momento di salutarsi lo scrittore vuole accompagnare lo sconosciuto al suo albergo ma questi rifiuta e si danno appuntamento per il giorno seguente. Il giorno seguente lo scrittore e un suo amico pianista vanno all'appuntamento con lo sconosciuto e lo invitano al ristorante. Lo sconosciuto dice che ha dei contatti con gente della televisione che può aiutare il pianista. Così giorno dopo giorno lo scrittore presenta i suoi amici (tutta gente di talento ma senza successo) allo sconosciuto e questi ha sempre qualche conoscenza che li renderà famosi. La cosa va avanti per diversi giorni e lo scrittore e i suoi amici si sono rotti i coglioni di offrire da bere e da mangiare allo
sconosciuto senza risultati. Nessuno sa in che albergo stia né quando abbia intenzione di andarsene. Lui la tira in lungo dicendo che ha già fatto alcune telefonate e che da un momento all´altro arriveranno degli amici suoi a Città Immobile per parlare con loro. La commedia finisce quando una sera, dopo avergli pagato la bisboccia come al solito, lo scrittore segue lo sconosciuto e lo becca che entra in una pensioncina della calle Medialuna. Poi lo scrittore e i suoi amici scoprono che lo sconosciuto è in realtà un sarto del Sud del paese che si è rifugiato a Città Immobile dopo avere commesso un delitto.’

“È un assassino?’

“Ti ho detto che è un sarto. Solo che ha ammazzato la moglie perché lo tradiva con il suo migliore amico.’

“E come finisce il film?’

"Quando lo sconosciuto confessa tutto allo scrittore pensa che questo lo consegnerà alla polizia ma con sua grande sorpresa lo scrittore si congratula con lui per avere ammazzato la fedifraga e lo porta a vivere a casa sua. Alla fine lo sconosciuto (che a questo punto non è più tale) seduce la madre dello scrittore (che è vedova) e lo scrittore lo ammazza.’

“Perché è andato a letto con sua madre?’

“Noooo... Ti ho detto che lo sconosciuto era un sarto e quindi lo scrittore gli fa aggiustare i suoi pantaloni preferiti ma quando se li prova..."

“Sono troppo corti!’

"Esatto. Come hai fatto a indovinare?’

“Anch´io ucciderei per questo.’



C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo
     Efraim Medina Reyes

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