C´è un gradino invisibile in cui l´abitudine si trasforma in coazione, e le nostre piccole manie, un tempo cosí intriganti, hanno la stessa seduzione dei cotton fioc allineati sul banco del tabaccaio.
Solidarietà, tolleranza, complicità. Brutte parole, lo so. Dopo la furia faticosa della passione ti accovacci in questo spazio minimo ma solido, perché piú calmo, senza rancori e senza desideri, ciascuno spostando altrove, un po´ piú in là, le aspettative e i movimenti, in pratica la vita. La passione si era convertita in indulgenza. Pervertita in amicizia. E potevi anche, intima e salda com´era, chiamarla ancora amore.
Poi un giorno un´alba, un pomeriggio o un altro senti il cuore risuonare in orbita con gli altri, come in un´immensa bottega di orologi caricati sulla stessa ora. A quarantuno anni, ritornata al tempo. È una danza. E ci sei dentro tutta, rianimata.
Elvira Seminara
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