è difficile rinunciare a un´occasione, crediamo di doverne approfittare sempre, o quasi, almeno, escludendo soltanto quelle che ci danno una sensazione di sgradevolezza nitida e assoluta, quelle che non possono annunciarsi neppure come materia di rammemorazione, di ricordo, come immagine tenuta in serbo per l´uomo maturo o attempato che un giorno saremo e del quale non sappiamo né immaginiamo ancora nulla, e che tuttavia, misteriosamente, si affaccia al nostro inconscio come un fantasma del futuro. È quell´uomo attempato a bisbigliarci ogni tanto nella piena gioventú:
«Stai bene attento a questa esperienza, non perderti un solo particolare, vivila fino in fondo pensando a me, come se sapessi che non si ripeterà mai piú se non nella rievocazione, che sarà la mia; imprimitela nella retina come le sequenze e le inquadrature piú memorabili di un film; non potrai conservare l´eccitazione, né riviverla, ma la sensazione di trionfo, e soprattutto il ricordo, sí: saprai che questo è accaduto e lo saprai per sempre; cattura ogni cosa intensamente, osserva bene questa donna e serba tutto con cura, perché piú avanti io te lo chiederò e tu dovrai darmelo come consolazione».
Javier Marias
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