lettere immaginarie
Dal fiume arrivavano i rumori dei panni battuti
sulla pietra
le donne lavavano in silenzio
le tane dei granchi sputavano sabbia e
tu saltavi muri e ti rotolavi
sull'erba.
Le code dei muli schiacciavano le mosche
pazienti
Se il bambino sepolto esce dall'ombra
e non ha paura di mostrare le ferite
se il tuo sorriso lo accoglie con
indulgenza
Quale miracolo questa grazia!
se dall'albero germogliano e rinascono
i rami tagliati
Ecco vedi questo sono io, rosso di vergogna e incerto
e attraverso i tuoi occhi non ho paura
di guardarmi
Marcello C.
I bimbi sepolti gridano vita
RispondiElimina