domenica 6 novembre 2016

rimpiangevo di non aver visto con lui piú tramonti

Edna O'Brien

L’ozio mi portava a rimuginare; e poi la luce fioca delle mie lampade crea una penombra che stimola i ricordi. Venivo trasportata nel passato. Mi raffiguravo vari tipi di ricongiungimento con il mio amante, ma il mio preferito era un incontro inatteso in uno di quei sottopassaggi pedonali disumani e piastrellati dove ci correvamo incontro ritrovandoci davanti a una scala con la scritta (a Londra esiste davvero): SOLTANTO PER L’ISOLA CENTRALE, e ridevamo scavalcando quella scala d’un balzo, sospinti da ali miracolose. Nelle fasi meno compiaciute rimpiangevo di non aver visto con lui piú tramonti o pubblicità di sigarette o che so io, perché nel ricordo i nostri tanti incontri si risolvevano in un lungo e ininterrotto amplesso non inframmezzato da una normalità che facesse brillare le punte massime. I giorni, le notti con lui, sembravano compressi in una lunga, bellissima ma unica notte, anziché essere distribuiti nei diciassette incontri della realtà. Quelle punte massime, ahimè, non c’erano piú. Una volta ero cosí convinta che fosse entrato nella stanza da staccare uno spicchio dall’arancia che avevo appena sbucciato per offrirglielo.

Oggetto d'amore (raccolta)      (Oggetto d'amore racconto )
     Edna O'Brien

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