Il caldo mi fece svegliare intorno alla mezzanotte. E il sudore. Il corpo di quella donna fatto di terra, avvolto in croste di terra, si disfaceva come se si stesse sciogliendo in una pozza di melma. Mi sembrava di nuotare nel sudore che da lei grondava e mi mancò l’aria necessaria a respirare … Non c’era aria… Ricordo di aver visto qualcosa come nuvole spumose che facevano mulinello sopra il mio capo e poi di essermi sciacquato con quella spuma e di essermi perso nella sua nebbia.
Juan Rulfo
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