mercoledì 3 ottobre 2018

dediche

ADRIENNE RICH
So che stai leggendo questa poesia mentre il metrò rallenta la corsa,
prima di lanciarti su per le scale
verso un amore diverso
che la vita non ti ha mai concesso.

DEDICHE

 
So che stai leggendo questa poesia
tardi, prima di lasciare il tuo ufficio
con l’unico lampione giallo e una finestra che rabbuia
nella spossatezza di un edificio dissolto nella quiete
quando l’ora di punta è da molto passata.
So che stai leggendo questa poesia in piedi, in una libreria lontano dall’oceano
in un giorno grigio agli inizi della primavera, deboli fiocchi sospinti
attraverso gli immensi spazi delle pianure intorno a te.
So che stai leggendo questa poesia
in una stanza in cui è accaduto troppo per poterlo sopportare,
spirali di lenzuola ristagnano sul letto
e la valigia aperta parla di fuga
ma non puoi andartene ora.
So che stai leggendo questa poesia mentre il metrò rallenta la corsa,
prima di lanciarti su per le scale
verso un amore diverso
che la vita non ti ha mai concesso.
So che stai leggendo questa poesia alla luce
della televisione, dove scorrono sussulti di immagini mute,
mentre aspetti le ultime notizie sull’intifada.
So che stai leggendo questa poesia in una sala d’aspetto
di occhi incontrati che non si incontrano, di identità con estranei.
So che stai leggendo questa poesia sotto il neon
nella noia stanca dei giovani che sono esclusi,
che si escludono, troppo presto.
So che stai leggendo questa poesia con la tua vista indebolita:
le tue lenti spesse dilatano le lettere oltre ogni significato e tuttavia continui a leggere
perché anche l’alfabeto è prezioso.
So che stai leggendo questa poesia in cucina,
mentre riscaldi il latte, con un bambino che ti piange sulla spalla e un libro in mano,
perché la vita è breve e anche tu hai sete.
So che stai leggendo questa poesia che non è nella tua lingua:
di alcune parole non conosci il significato, mentre altre ti fanno continuare a leggere
e io voglio sapere quali sono.
So che stai leggendo questa poesia in attesa di udire qualcosa, divisa tra amarezza e speranza,
per poi tornare ai compiti che non puoi rifiutare.
So che stai leggendo questa poesia perché non c’è altro da leggere,
lì dove sei approdata, nuda come sei.
 
ADRIENNE RICH

1 commento:

  1. Buonasera, l'autrice scrive " di alcune parole non conosci il significato", sarà vero? Sarà vero che gli altri non capiscano il significato delle parole che scriviamo...o magari siamo noi a non scrivere in modo chiaro, inducendo chi legge a una errata interpretazione. Sarà pure la mia, deformazione professionale, ma sono convinta che, chi non comprende ciò che vogliamo dire è perché non siamo stati all'altezza di questo arduo compito. "il farsi capire" Non è affatto facile, a volte può succedere di fare una riflessione al quanto generica, usando parole che possono risuonare come un risentimento o come un rimprovero, quando invece era una semplice e generica riflessione.
    Un abbraccio, con l'affetto di sempre

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