lunedì 4 febbraio 2019

15 dicembre (18 giorni senza di te)

Anne Sexton
I ponies ancheggiano come cammelli,
i barboncini ancheggiano come puttane

14 dicembre (18 giorni senza di te)
 
Gli uccelli migratori
lasciano il nido
ma hanno bussole incorporate,
torneranno.
– Torneranno
come il circo ogni anno –
coi trapezisti, nostri uccelli
angolari nel cerchio della morte.
Due anni fa comprasti i biglietti
per i bambini che siamo.
Bambini d’ogni età,
ecco a voi la novantaseiesima edizione!
 
La Toria appesa per il polso
a una fune fino al cielo
esegue fino a cento
giri avvitati!
Nelle gabbie crudeli su e giù
si aggirano i leoni.
Entrano in scena i nani
e POMPIERE SALVA IL MIO BAMBINO
ci ridanno la speranza,
scorrazzando col camion giocattolo
mentre il giocattolo di fuoco brucia.
Due giorni fa, là fuori
qualcuno ha ammazzato un pagliaccio.
 
Il tendone lassù
pare lo stenditoio delle case popolari.
Un pagliaccio mette il bavaglio a un leone
e lo imbocca come un pupo.
I ponies ancheggiano come cammelli,
i barboncini ancheggiano come puttane
e Doval Il Grande
con dita dei piedi preziose – non voglio guardarle! –
s’arrampica su elefanti e bambini
fino all’immortalità.
E ti hanno pure fregato il portafoglio,
mio cospiratore d’adolescenza.
 
(trad. Rosaria Lo Russo,)
Anne Sexton

«la poesia dev’essere l’ascia che spacca il mare ghiacciato dentro di noi.»

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