domenica 16 giugno 2019

e quindi devo essere innamorato e non rompere il cazzo


L'animale che mi porto dentro,



Cosí, cominciamo a stare nel banco insieme la mattina e a casa sua al pomeriggio, passiamo quasi tutta la giornata insieme, diventiamo amici, pian piano una specie di intimità cresce.

Lei mi racconta del suo ragazzo, del sesso, della crisi che stanno avendo; poi mi chiede con insistenza di confessarle di chi sono innamorato, perché si vede che sono innamorato; a me sembra di capire che lei voglia farmi dire che sono innamorato di lei, e penso che sia ingiusto, cerco di resistere, ma il suo sguardo mi ipnotizza e alla fine le confesso di essere innamorato di lei.

Elena assume un’aria seria e pensosa, si capisce che lo riteneva scontato e che anzi si sarebbe indignata se le avessi fatto un altro nome. Mi spiega che ne è lusingata, che è impossibile per ragioni che non c’è nemmeno bisogno di spiegarmi, e io dico che non c’è bisogno di spiegarmi (penso che un elenco delle impossibilità non vorrei ascoltarlo e mi farebbe molto piú male), ma lei ci tiene molto a questa amicizia, non vuole perderla, e quindi nella sostanza (ma non parla cosí, Elena) devo essere innamorato e non rompere il cazzo (molte donne che ho amato nella vita mi comunicheranno che non devo rompere il cazzo, ma non perché abbia rotto particolarmente il cazzo nella vita – no, a prescindere).

Francesco Piccolo


Nessun commento:

Posta un commento

commenta questo post

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

home