domenica 8 novembre 2015

Vieni qui, facciamo una poesia



Suonatina di pianoforte Vieni qui, facciamo una poesia che non sappia di nulla e dica tutto lo stesso, e sia come un rigagnolo di suoni stentati che si perde tra le sabbie e vi muore con un gorgoglio sommesso; facciamo una suonatina di pianoforte alla Maurizio Ravel, una musichetta incoerente ma senza complicazioni, che tanto credi proprio a grattare nel fondo non c’è senso; facciamo qualcosa di “genere leggero”. Vieni qui, non c’è nemmeno bisogno di disturbar la natura co’i suoi seriosi paesaggi e le pirotecniche astrali; ne’ tireremo in ballo i grandi problemi eterni, l'immortalità dello Spirito od altrettanti garbugli; diremo poche frasi comunali senza grandi pretese, da gente ormai classificata, gente priva di “profondita’; e se le parole ci mancheranno noi strapperemo il filo del discorso per svagarci in un minuetto approssimativo che si disciolga in arabeschi d’oro, si rompa in una gran pioggia di lucciole e dispaia lasciandoci negli occhi un pullulare di stelle, un ossessione di luci. Poi quando la suonatina languirà davvero la finiremo come vuole la moda senza perorazioni urlanti ed enfasi; la finiremo, se ci parrà il caso, nel momento in cui pare ricominciare e il pubblico rimane con un palmo di naso. La spegneremo come un lume, di colpo. Con un soffio. Eugenio Montale


Nessun commento:

Posta un commento

commenta questo post

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

home