sabato 14 novembre 2015

ho assistito a innamoramenti di donne di grande valore, alla loro assoluta dedizione o resa a personaggi davvero nauseabondi

Javier Marias *** Così ha inizio il male

forse la sua statura e i suoi capelli biondo pallido, i suoi denti disarmanti e i suoi occhi azzurri cosí chiari che acquistavano una tonalità acquosa sotto certe luci, erano bastati a sfumare o a nascondere quel non so che di repellente che avvertivo in lui – non saprei definirlo, un misto di presunzione, simpatia insistita e giocosa e mancanza di pietà; e tutto questo gli si dipingeva sul volto, mutevole com’era – e che dal mio punto di vista non poteva passare inosservato alle donne, quelle del presente come quelle del passato, era una sua caratteristica intrinseca che non dipendeva dall’età.

Certo, su questo mi è capitato molte volte di sbagliare, ho assistito a innamoramenti di donne di grande valore, alla loro assoluta dedizione o resa a personaggi davvero nauseabondi, e lui non arrivava a tanto. E benché allora non gli rimanesse alcuna traccia di gioventú, ho già detto che si conservava piú che bene.

Questo però non bastava a spiegare come mai alcune delle mie conoscenti e amiche non solo non lo rifuggivano o non lo ignoravano nelle nostre uscite serali collettive, ma chiacchieravano volentieri con lui, a volte un po’ discoste dagli altri, voglio dire, non è che parlassero con tutti includendo anche lui – in fin dei conti era lí, presentato da me –, ma spesso parlavano soltanto con lui. Saranno state le barzellette e quelle battute antiquate che infilava una dietro l’altra quando voleva, pensavo, vedendole ridere, saranno state la sua esperienza e la sua capacità di adulazione, sono cosí sensibili ai complimenti, le ragazze, che spesso basta somministrargliene una dose massiccia per ottenere da loro quello che si vuole, su qualunque terreno.
[...]
non ebbi remore a vantarmi di prodezze che non avevo mai compiuto, a parlare di donne come di oggetti, impersonali e intercambiabili, cose tra le cose, cocomeri, carciofi, angurie, sacchi di patate o barili di lardo
 
Certo, su questo mi è capitato molte volte di sbagliare, ho assistito a innamoramenti di donne di grande valore, alla loro assoluta dedizione o resa a personaggi davvero nauseabondi, e lui non arrivava a tanto. E benché allora non gli rimanesse alcuna traccia di gioventú, ho già detto che si conservava piú che bene. Questo però non bastava a spiegare come mai alcune delle mie conoscenti e amiche non solo non lo rifuggivano o non lo ignoravano nelle nostre uscite serali collettive, ma chiacchieravano volentieri con lui, a volte un po’ discoste dagli altri, voglio dire, non è che parlassero con tutti includendo anche lui – in fin dei conti era lí, presentato da me –, ma spesso parlavano soltanto con lui. Saranno state le barzellette e quelle battute antiquate che infilava una dietro l’altra quando voleva, pensavo, vedendole ridere, saranno state la sua esperienza e la sua capacità di adulazione, sono cosí sensibili ai complimenti, le ragazze, che spesso basta somministrargliene una dose massiccia per ottenere da loro quello che si vuole, su qualunque terreno.
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ma poi parlavo di tutte come un miserabile e raccontavo a Van Vechten di avventure e storie di letto un po’ vigliacche che non c’erano mai state, o se c’erano state, non si erano svolte con quell’utilitarismo e quella furberia, con tanta falsità e mancanza d’affetto o inganno da parte mia come le riportavo a lui, dopo. Piú che il mio comportamento, a essere malevola e distorta era la narrazione che ne facevo
 
Javier Marias *** Così ha inizio il male
 

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