come il parabrezza di una vecchia automobile.
Efrai Medina Reyes
Mi piovono amare lacrime dal viso
Mi piovono amare lacrime dal viso
Con un vento angoscioso di sospiri,
quando avviene che io volga gli occhi a voi
che sola dal mondo mi divide.
È vero che il sorriso dolce e mansueto
Quieta i miei ardenti desideri
E mi sottrae al fuoco dei martiri
Mentre io sono intento a mirarvi fisso.
Ma il mio cuore si ghiaccia poiché
Vedo che andando via soavemente
Distogli da me il tuo sguardo.
Dischiusa con le chiavi dell´amore
L´anima esce dal cuore per seguirvi
E con molto pensiero quindi si separa.
Se puoi leggi forte, Corinne, come si fa nelle cerimonie degli addii.
abaca abouchouchi acolie alepine aida alpaga agnelin astrakan alpaga andrinople angola
bache batik bayadère batiste bengaline biais bocassin brocart bombasin brocatelle broderie bure
calicor calimala cha skai cannelé chagrin chamoisette carpette canette canevas chantilly chamvre chine chintz ciseaux coco coton coutil crètonne crêpe-georgette crêpon crêps cachemire cambric canetille crêpe de chine
damas damasquin dè-a-coudre drap damassè denim den-telles droguet doupion drap
écheveau ècossais étamine étoffe èponge
fibre flanelle flame filasse filer filet faille
gaze garance gros-grain
Jacquard jute jersey
Khaki kaine Kasha dé-à-coudre
lea lampas lycra lin linon lustrine lisière
madras marquisette matelassé merinos mètis mohair microfibre mille-raies mètier moire moleskine d´abeille Mouchoir moussel
navette non-tissé nylon
Oxford organdi ortie oute ottoman ouate orfroi ourdissoir organdi organza ottoman ouate
patchwork pèpita pelote perse plaid pékin piqué plisse plumetis pied de poule polime ponge popeline paille paillette pachmina peluche plumetis percale pèpita pied-de-coq prunella piquè prince-de-galles panne-de-velours
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weed whipercord
zanzibar zanella zéphir zulu
Se leggi forte tutto l´elenco, muove una musica che resta dentro.
SOLO ACQUA E ARIA
Quando la divinità scintillante del sogno
allaga la memoria, io voglio ricordare
di che lingua fiorimmo quel giorno
allorché fummo solo acqua e vento.
Voglio ricordare, ma mi ricordo
solo allorquando tutto io dimentico,
se mi ridesto e me stesso disconosco,
se di nuovo sono solo acqua e aria.
(Traduzione di Pietro U.Dini)
'Cause, baby, you're a firework
Come on, show 'em what you're worth
@_ironica_1
"Firework"
Do you ever feel like a plastic bag
Drifting through the wind, wanting to start again?
Do you ever feel, feel so paper thin
Like a house of cards, one blow from caving in?
Do you ever feel already buried deep six feet under?
Screams but no one seems to hear a thing
Do you know that there's still a chance for you
'Cause there's a spark in you?
You just gotta ignite the light and let it shine
Just own the night like the 4th of July
'Cause, baby, you're a firework
Come on, show 'em what you're worth
Make 'em go, "Aah, aah, aah"
As you shoot across the sky-y-y
Baby, you're a firework
Come on, let your colours burst
Make 'em go, "Aah, aah, aah"
You're gonna leave 'em all in awe, awe, awe
You don't have to feel like a wasted space
You're original, cannot be replaced
If you only knew what the future holds
After a hurricane comes a rainbow
Maybe a reason why all the doors are closed
So you could open one that leads you to the perfect road
Like a lightning bolt, your heart will glow
And when it's time you'll know
You just gotta ignite the light and let it shine
Just own the night like the 4th of July
'Cause, baby, you're a firework
Come on, show 'em what you're worth
Make 'em go, "Aah, aah, aah"
As you shoot across the sky-y-y
Baby, you're a firework
Come on, let your colours burst
Make 'em go, "Aah, aah, aah"
You're gonna leave 'em all in awe, awe, awe
Boom, boom, boom
Even brighter than the moon, moon, moon
It's always been inside of you, you, you
And now it's time to let it through-ough-ough
'Cause, baby, you're a firework
Come on, show 'em what you're worth
Make 'em go, "Aah, aah, aah"
As you shoot across the sky-y-y
Baby, you're a firework
Come on, let your colours burst
Make 'em go, "Aah, aah, aah"
You're gonna leave 'em all in awe, awe, awe
Boom, boom, boom
Even brighter than the moon, moon, moon
Boom, boom, boom
Even brighter than the moon, moon, moon
Sembri nervoso,’ disse circondandomi il collo con le braccia. I capezzoli duri, appuntiti, premono contro il mio petto dandomi le vertigini. Vuoi vedere i piercing?’
Dove sono?’
Aspetta un momento.’
Andò a chiudere la porta del negozio. Poi mi prese per mano e mi portò in bagno. Accese la luce e cominciò ad abbassarsi gli short.
Non farlo,’ dissi con un filo di voce. Se torna tuo padre mi ammazza.’
Lei si era liberata degli short e della maglietta, i minuscoli slip bianchi mettevano in evidenza il sesso, un piccolo frutto all´ultimo stadio di maturazione con una riga in mezzo, che attendeva di essere aperto. Con il miele dentro, pronto per essere leccato, succhiato, posseduto. E i seni rivolti all´insù, pieni di sé, luminosi, i capezzoli vibranti in mezzo a quel delizioso circolo rosa. Si accarezzò il piercing all´ombelico e mi afferrò una mano per portarsela al seno, dove aveva l´altro piercing. Un seno sodo, caldo, fragrante. Il mio sesso era come impazzito, il gonfiore era evidente sotto i pantaloni grigi e lei lo guardava e di sicuro lo vedeva irrompere nella sua fessura. Tolsi la mano e indietreggiai fino alla porta. Lei fece una giravolta e il suo culo mi mozzò il poco fiato che mi restava. Rise come la bambina che era e si avvicinò minacciosa.
Mi dai un bacio qui?’ chiese con falsa innocenza mentre si accarezzava il sesso con la mano. Senza togliermi gli slip, chiaro.’
Dal fiume arrivavano i rumori dei panni battuti
sulla pietra
le donne lavavano in silenzio
le tane dei granchi sputavano sabbia e
tu saltavi muri e ti rotolavi
sull'erba.
Le code dei muli schiacciavano le mosche
pazienti
Se il bambino sepolto esce dall'ombra
e non ha paura di mostrare le ferite
se il tuo sorriso lo accoglie con
indulgenza
Quale miracolo questa grazia!
se dall'albero germogliano e rinascono
i rami tagliati
Ecco vedi questo sono io, rosso di vergogna e incerto
e attraverso i tuoi occhi non ho paura
di guardarmi
Credo di aver raggiunto questa odiabile solitudine,
Ci sono lacrime invisibili
Ci sono lacrime invisibiliCome vuoi tu è la frase piú diabolica nel feroce linguaggio delle convenzioni. Si usa per chiudere una partita fingendo che sia stata ad armi pari, o sia comunque la migliore soluzione (dunque, per giunta, onore all´avversario, che l´ha trovata). O per fingersi succubi, dunque generosi. Per debolezza o piccola viltà.
Ogni amore bruscamente interrotto è un latrocinio, perché porta via nella fretta anche ciò che hai incollato addosso, come le alghe sulle grate dei tombini, o la polvere sul velluto, lo zucchero caduto sul piatto la tua pelle sui suoi incisivi.
AMO IL TUO CORPO IMPERFETTO
Ah, la bugia dei corpi perfetti,
la gran bugia marcita delle relazioni perfette, dei momenti perfetti:
i corpi possono essere perfetti
solo al prezzo di un tradimento, di un taglio
che li separa dalla verità della vita.
La casa perfetta non può essere dimora
Perché esista pulizia
dev´esserci un poco di sporcizia.
E non si può concepire la trasparenza altissima del piacere
se non velata
da imprevedibili acque dolorose
Il tuo corpo imperfetto brillante
con l´olio quotidiano del desiderio.