venerdì 22 aprile 2016

In seguito lo abbiamo fatto ogni giorno, ogni secondo, ogni battito di ciglia

Efraim Medina Reyes

In seguito l´abbiamo fatto ogni giorno, ogni secondo, ogni battito di ciglia. Non abbiamo mai perso un'occasione, era una forza che aveva la meglio su ogni altra, in un certo senso il sesso ha divorato tutto il resto. Quando mi ha lasciato le ho detto che avevamo tante cose, che non poteva abbandonare tutto a quel modo, che anche in quello eravamo fatti l´uno per l´altra. Lei ha detto che quello era l´unica cosa che avevamo. Ci ho pensato. Aveva ragione.

Il tuo corpo bianco come la luna dei sogni. I tuoi occhi aperti su un enigma. Le tue mani sapienti. Scendo in fondo al mare e subito prima di morire tocco una pietra rotonda. La pietra mi riporta in superficie. Non cerco di capire cosa accade, mi sdraio sul tuo corpo e ascolto ciò che dicono le stelle. Una voce cerca di rompere l'incantesimo ma non ci riesce. Sei talmente tu, talmente bella. Un dono della morte. Il mio corpo non riesce a crederci, non credo al mio corpo. Il mio corpo si oppone come una stupida scienza tra te e me.

Il tuo corpo si scioglie per lasciarmi entrare, il mio corpo è duro come la legge, come un patto di altri. Rinuncio al mio corpo e mi abbandono al tuo, rinuncio alla mia anima. Sei il vuoto nel mio cuore, il limite nel mio pensiero.



C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo
     Efraim Medina Reyes


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