venerdì 20 maggio 2016

niente rimane fermo nel proprio  essere né persiste

Javier Marias

O forse il fatto è che non  ricordavo sul suo corpo quei segni che identificano, si è smemorati o  non ci si concentra mai molto su niente, a che scopo farlo dal  momento che niente è come è perché niente rimane fermo nel proprio  essere né persiste, niente dura né si ripete né si ferma né insiste,  e l'unica soluzione a tutto ciò è che tutto finisca e non ci sia  niente, il che a volte all'Unico non sembrava una cattiva soluzione,  come mi aveva detto con nichilismo; e invece tutto procede  incessantemente e come in una catena, alcune cose trascinano le altre  e si ignorano tutte tra loro, tutto procede verso il proprio sfumare  lentamente non appena si è verificato e perfino mentre avviene, e  perfino mentre lo si aspetta e ancora non è avvenuto, e si ricorda  come passato ciò che ancora è futuro e forse finirà per non  concludersi, si ricorda ciò che non è stato.

Così ha inizio il male
     Javier Marias

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