lunedì 30 maggio 2016

perdere un amore

Gianna Schelotto
Perdere un amore non significa perdere se stessi: col tempo ci si accorge che la delusione e la sofferenza non sono stati solo un tormento gratuito, ma hanno nutrito inaspettate capacità.
Dopo le inondazioni del Nilo – così era scritto nei libri delle elementari –, le acque che si ritirano lasciano una sorta di fanghiglia chiamata “limo”, che rende la terra straordinariamente fertile.
Allo stesso modo, l’esperienza di un’infelicità amorosa può aprire, superato il periodo di “fisiologico” annichilimento, nuovi e più vasti orizzonti.

SOS cuori infranti

     Gianna Schelotto


 

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