domenica 19 febbraio 2017

Una lettera mi basta

Dialoghi Immaginari

Una lettera mi basta
per andare oltre e
trovarmi a parlare con te
Lu Xiaobo
Qualche giorno dopo l'ho incontrato per strada. Era dall'altra parte della strada, l'ho chiamato sbracciandomi, non mi ha visto nè sentito. Così l'ho rincorso. Andiamo a prendere qualcosa, gli dico, va bene mi dice lui, anche se proprio non è che abbia tanta voglia. Siamo entrati nel locale più vicino, quello dei fichetti, vestiti da consulenti, con le borse da consulenti, il pc e tutto il resto; le donne in abito scuro, sopra le ginocchia sedute con le gambe in bella mostra. Ma non c'era nessuno che lui conoscesse, così siamo entrati e abbiamo ordinato due birre e preso delle tartine e e un po' di cibo freddo precotto tipico degli happy hour. Chissà perchè lo chiamano così, a me sembra di più il rancio dei fichetti aspiranti manager che si incontrano qui per rimediare qualche scopata.
- Allora com'è andata ? - gli chiedo

- Bene, rilassante, a parte il casino che ho combinato per arrivarci; tanto per non smentirmi ho sbagliato indirizzo e il navigatore ci ha condotto in una strada senza uscita. C'era una bella voista, il cielo a ponente, la campagna con i vigneti...E' andata bene, meglio di quanto sperassi. Il pranzo è stato ottimo, nel dolce c'era pure una candelina... mi ha regalato un profumo.. senti è di marca....

- Sono contento, potresti fare una faccia più rilassata no? -

- E' che stavo pensando che sono sbagliato.

- Come sarebbe che sei sbagliato?

- E' proprio così, sono stonato, mai in sintonia, vado fuori tempo, sempre sopra o sotto le righe. Quando mi trovo a camminare con una donna, vengo rimproverato perchè o sono troppo avanti o mi attardo preso da chissà quali pensieri. Con lei ho sbagliato tutto sin dall'inizio. Non ho capito niente come mi capita spesso. Ma non era di questo che volevo parlarti.

- E menomale! perchè non mi racconti di come te la sei spassata, con le candeline, i castelli, il paesaggio e tutto il resto?

- Il film La La Land di cui abbiamo parlato, ricordi? Ci penso da giorni e non so nemmeno perchè. E' una storia semplice, quasi banale, una storia che puoi riempire come vuoi. Per esempio, quando si separano per realizzare i loro sogni, lei va a Parigi, lui resta a los Angeles, e apre il locale jazz dei suoi sogni.

- Si e allora? - gli domando rassegnato ad ascoltare i suoi monologhi astrusi.

- Lei perchè si trova un uomo, un uomo qualsiasi e se lo sposa? Che cosa la spinge a dimenticare il suo Sebastian, l'uomo dei suoi sogni per un uomo qualsiasi, per sposarsi con un uomo educato rispettoso e per bene? Cosa è successo in quei cinque anni che non si vedono nel film?

- Beh a volte sai, le nostre scelte sono frutto del caso, delle necessità del momento, o della paura. In quei cinque anni non avranno comunicato, concentrati com'erano nel realizzare i loro sogni. Le cose succedono, anche quelle che non sono successe. Non si sono piu' sentiti e questo è un fatto.

- Già.. - dice lui - beviamoci questa birra va.

- ma si beviamoci questa birra. A proposito non ti vedo smanettare come una volta sullo smartpone. Non facevi altro che rispondere a misteriosi messaggi che ti giungevano su whatsap e mandare foto.

- whatsap si usa quando due si mettono in contatto per parlare a distanza. Uno scrive l'atro legge e risponde. ci si confida, si stabilisce una specie di intimità, la comunciazione scorre fluida e ricca. Oppure si finisce per raccontarsi banalità, e si mandano foto stupide. Forse meglio Gmail, uno scrive mentre l'altro non è presente. L'altro legge mentre uno non è presente. Non c'è la spasmodica attesa di una risposta, ci si prende tutto il tempo, si riflette su quello che si vuole dire, si evitano le parole superflue.
Però scusa stavo leggendo una poesia del poeta cinese premio Nobel, è una poesia breve, parla del bisogno umano di parlarsi. A volte basta una lettera. L’amore non è solo la passione della carne, l’amore è fatto di parole, di confidenze, condivisione di affetti sentimenti ed emozioni, di comunicazione tra esseri umani....insomma solo il sesso crea intimità?.... boh
Fuori è cominciato a piovere, ho pagato il conto e ce ne siamo andati di corsa. E' più distratto del solito, ho pensato, ma lo vedo tranquillo ed è questo ciò che conta.

Juan Pedroso

  • ma i suoi occhi erano altrove


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