sabato 30 giugno 2018

È TANTO CHE NON TI SCRIVO

Angelo Maria Ripellino
Com’è duro parlarsi a distanza,
quando l’armadio del cuore
vorrebbe aprirsi in un fiotto di chiacchiere.
Eppure vedrai, se verrai: dopo secoli
non avremo che dirci, vi sarà solo un attònito,
goffo, appallottolato, bruciante silenzio.

È TANTO CHE NON TI SCRIVO

 
È tanto che non ti scrivo. Non ho tue notizie. Ma sempre
spero che un giorno tu possa tornare
nella città che hai cantato.
Come stupide navi si dissolvono gli anni.
Io recito al Wolker. Sono serena. Il passato
lo tengo lontano, sui margini, come un intruso.
C’è solo un filo di ignobile malinconia,
che trapela talvolta di sotto una porta,
ma io riesco a tagliarlo, fingendomi ottusa
e decrepita come una mummia di Strindberg.
La primavera ha inondato di bionde forsythie
la piccola casa in cui vivo, in cui studio le parti.
Com’è duro parlarsi a distanza,
quando l’armadio del cuore
vorrebbe aprirsi in un fiotto di chiacchiere.
Eppure vedrai, se verrai: dopo secoli
non avremo che dirci, vi sarà solo un attònito,
goffo, appallottolato, bruciante silenzio.
 
Angelo Maria Ripellino

2 commenti:

  1. Invitarmi.. e io ci sarò
    Invitarmi, solo se lo vorrai per davvero
    Invitarmi, passerò a prenderti
    Invitarmi, scopriremo insieme se sarà silenzio
    Invitarmi, capiremo se il mare parlerà per noi
    o forse, l'aroma del caffè
    Dimmi il giorno e l'ora...e
    passerò a prenderti
    Tu invitami e io ci sarò...per davvero

    RispondiElimina
  2. Che carina!.. sembra quasi una poesia. Anche se cell.scrive a modo suo, il significato rimane intatto.
    Riuscirò mai a scriverne una?..
    E chi lo sa!?..
    Come piace a me,
    senza sforzo e fatica in modo naturale e leggero

    RispondiElimina

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