Probabilmente aveva ragione, probabilmente non solo i vecchi, ma tutti noi vivi, abbiamo il diritto di respingere quelle parti di realtà sulle quali non vi è certezza e che ci amareggiano o ci rattristano, o ci tolgono ogni speranza, o semplicemente non ci piacciono. Possiamo sempre dire «A me non risulta» di quello che non ci risulta, e in realtà è molto poco quello che ci risulta, voglio dire che quasi tutto quello che sappiamo lo sappiamo perché ce lo hanno raccontato altre persone, oppure i libri, i giornali e le enciclopedie,
Noi non assistiamo a quasi nulla, non vediamo quasi nulla, non siamo in grado di affermare quasi nulla con certezza, anche se lo facciamo di continuo. Ne consegue che non è difficile negare un fatto o l’esistenza di qualcosa quando si preferisce negarli, l’opacità del mondo e la sua pessima memoria (labile, dubbiosa, mutevole) ce ne porgono la possibilità su un piatto d’argento. Se qualcuno che ammiriamo o che amiamo commette un’azione indegna, il piú delle volte possiamo dire: «No, non era lui, non era lei, questo non è da lui. Mi era sembrato lui ma probabilmente mi sbagliavo. Non ho visto bene, era buio e avevo l’animo alterato, la prospettiva non era delle migliori ed ero senza occhiali. L’ho confuso con un altro che gli assomigliava, sarà stato questo».
Javier Marias
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Ho sempre cercato di capire l'origine di tutta quella indifferenza, non ci sono riuscita o meglio non ho le prove. Ho chiesto aiuto a chi credevo amico o più esperto di me ed ho ricevuto un ulteriore rifiuto. Ho solo accumulato delusioni su delusioni. non ho più certezze, non so se sono stata una buona madre o moglie o una persona per bene, l'unica certezza che ho, aver voluto troppo bene a chi del mio affetto non sapeva proprio che farsene.....ma questa è un'altra storia
RispondiEliminain un bellissimo testo Marias dice che
RispondiElimina"l’uomo – e forse la donna ancora di più – abbia bisogno di una certa dose di finzione, vale a dire abbia bisogno dell’immaginario oltre che dell’accaduto e del reale."
http://inervidellarpa.blogspot.com/2016/09/quello-che-succede-e-quello-che-non.html
In fondo la realtà non è mai quella che è come crediamo che sia, sono tante le sfaccettature la compongono, e alcune sono frutto di congetture , nascono dalle nostre aspettative e dalla fiducia che riponiamo in noi stessi e nelle persone.
sei sei stata generosa e prodiga nel dare, anzi nel donare, dovresti andare fiera di questa tua attitudine, la anime gentile corrono proprio il rischio di essere maggiormente deluse, si danno senza calcoli, e danno fiducia. Non mancheranno mai le beste rapaci che di tutto ciò si approfittano.
se dal tuo amico hai ricevuto un rifiuto, se non ti ha capito malgrado la tua apertura verso di lui behm è un cattivo amico.
sono proprio le buone madri, le buone mogli, le persone perbene che si interrogano sul loro operato sulla loro vita.
Dici?...maah, non sono così tanto sicura
RispondiEliminariflettere sulle proprie azioni essere consapevoli dei propri sentimenti delle scelte che facciamo e delle loro conseguenze ci aiuta a conoscere il nostro lato oscuro.
RispondiEliminaNon siamo dei santi e non siamo infallibili e puo succedere che facciamo del male anche quando pensiamo di far bene. La chiamano buona fede.
Se abbiamo il coraggio di riconoscere i nostri errori saremo anche in grado di porvi rimedio, di crescere e migliorare.