Amy Lowell
E sciogli rami sottili nel tuo cielo di cobalto.
Spruzza un po' di bianco lacca per accendere le nuvole
e fidati del sole che c'è nel tuo colore.
Spruzza un po' di bianco lacca per accendere le nuvole
e fidati del sole che c'è nel tuo colore.
Dammi la luce del sole
Dammi la luce del sole raccolta in un pennello, e imbratta il mio giardino del rosso di peonie. Spruzza dell'azzurro. L'azzurro intenso delle campanule, che dal colore della speronella s'attenua in valeriana, per stemperarsi nell'azzurro dei non–ti–scordar–di–me. Intingi di nuovo nel rosso per ottenere un viola e stendi fiamme di lillà contro un verde brillante. Screzia del giallo per nasturzi e calendule e infiammalo in arancio per i miei gigli. Ora punteggialo qua e là – lungo un orlo di papaveri d' Islanda. Spennella appena: è caprifoglio. Ora metti una striscia cremisi, sanguinante, violenta e allungala in rose per averne rose. E mentre sei carico di rosa, macchia solo quel tappeto di flogo. Impregna di cobalto e buttaci un cielo più caldo e pesante che puoi; poi un verde foglia gettato lì dentro dà una bella scossa di colore. Asciugalo. E sciogli rami sottili nel tuo cielo di cobalto. Spruzza un po' di bianco lacca per accendere le nuvole e fidati del sole che c'è nel tuo colore. Ecco il quadro.Amy Lowell
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