domenica 16 ottobre 2016

Non è il dolore che pensano loro

Edna O'Brien

Pianse con un tale piacere, pianse come una bambina che ha fatto una cosa bella e viene lodata per questo, anche se non riesce a reggere il peso dell’emozione. Pianse per tutto il tragitto fino alla cittadina sul lago e singhiozzò mentre attraversavano il vecchio ponte diretti alla bella strada di campagna buia e frondosa che conduceva a casa. Pianse come un uccello che ritrova il nido. Perciò pensarono che fosse una figlia distrutta dal dolore quella che passò davanti alla fila dei convenuti fuori dal cancello della chiesa e che strinse la mano o sfiorò il braccio a chi le andava incontro per salutarla. Un amico le aveva fatto trovare un mazzo di fiori al banco dove aveva noleggiato l’auto e adesso lei li portava come se li avesse scelti appositamente.
 
Pensò: «Pensano che sia dolore, ma non è il dolore che pensano loro. È vuoto, piú che dolore. È il dolore di non poter mai piú essere sincera. Non è un dolore falso ma non cede, è sangue da una pietra».

Oggetto d'amore      (Una rosa nel cuore di New York )
     Edna O'Brien

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