giovedì 30 marzo 2017

Le poesie di Beatrice Niccolai

Beatrice Niccolai - Poesie




hanno detto di Beatrice Niccolai

Franco Battiato – “Beatrice, volare così in alto da afferrare la preda ambita senza luoghi comuni né vane parole”.
Il Messaggero – “E’ una delle più potenti nuove voci della poesia italiana”
Il Manifesto: “E’ intensa e delicata”
Pino Roveredo - “Ha le mani baciate da Dio”
Silvano Agosti –"Alda Merini e E.Dickinson sono le personalità poetiche più vicine a questa straordinaria poetessa"
Silvano Agosti e alcuni giornali la annoverano come l’erede naturale di Alda Merini.

Collaborazioni con:
Lina Bernardi, Carlina Torta, Carlo Monni, Silvano Agosti, Vinicio Capossela



Beatrice Niccolai nasce nel Mugello nel 1967 da padre italiano e madre tedesca.
Da sempre ha un buon rapporto con “la Parola” anche se il rapporto è discontinuo.
Vince da adolescente un premio ad Agrigento sulla rielaborazione visionaria dei “Sei personaggi in cerca di autore” di Luigi Pirandello, premiata dal Prof Enzo Lauretta Presidente del Centro Studi Pirandelliani di Agrigento che la introduce nello scenario culturale nazionale al quale però Beatrice si sottrae, preferendo vivere, inciampare e rialzarsi.
Mantiene comunque un rapporto continuo con il Professor Lauretta fino al giorno della sua morte nell’agosto del 2014.
 
La sua prima raccolta esce nel 2006 per una piccola casa editrice ligure. A questo volume ne seguiranno altri, fino d approdare su un testo universitario per studenti stranieri, “Tempi di Versi”.
 
Quel primo approdo nel Nel volume “Tempi di versi – pagine di poesia italiana 1900 -2009” a cura delle docenti universitarie Valentina Russi, Lucinda Spera e Lucia Strappini per Guerra Edizioni, (edizione del 2010) Beatrice Niccolai è menzionata quale ultima poetessa del ‘900, colei che chiude l’ultimo periodo preso in analisi appunto dalle tre docenti che hanno analizzato la poesia nel corso del tempo. Nel periodo dal 1989 al 2009 contraddistinto storicamente dal crollo del muro di Berlino, dalle devastanti guerre dei Balcani, dal crollo definitivo della “prima Repubblica italiana” con l’inchiesta “mani pulite”. E’ il periodo che segna i cambiamenti epocali nonché il primo periodo che avanza l’idea di una globalizzazione intesa come l’affermarsi di un sistema di scambi economici, politici e culturali. E’ il primo periodo in cui l’Italia si confronta con l’essere diventata terra d’immigrazione e confrontarsi così con etnie, culture e tradizioni diverse. Con le diverse problematiche con cui l’Italia andava confrontandosi, veniva meno il modo, i termini o il linguaggio stesso di un espressionismo culturale. In un contesto in cui anche il linguaggio subiva un linciaggio dovuto alle nuove tecnologie (basti pensare al linguaggio televisivo o a quello più devastante dei telefonini e in una mediocrità crescente) e sempre meno stimolata dai contenuti che nei decenni precedenti sono stati stimolatori di pensiero e di cultura, l’avvento di internet e di un nuovo modo di comunicare, ecco, in questo contesto non è possibile non notare la poetica di Beatrice Niccolai che non si definisce poetessa, piuttosto “manovale di parole” e che scrive le sue liriche prima sul suo blog e poi nella carta stampata. Blog con cui interagisce coi lettori e in cui crea nella sua poesia un felice connubio tra semplicità lessicale e raffinatezza dei messaggi. 2006, “Sans papier – reato d’esistenza di una buona a nulla”, Ennepilibri
2008, “Gramigna”, Ennepilibri
2010, “Fuorivena”, Edizioni l’Immagine di Silvano Agosti
2011, Fuorivena, stampato in proprio
2013 “Silenzio inverso” un libro d’arte e poesia curato da Giuliano Grittini, fotografo di Alda Merini
2013 “Futuro interiore” stampato in proprio

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