
Elogio dell'errore

Anche il protagonista del mio ultimo romanzo è un uomo che costruisce la propria identità sull’errore anche se, dell’errore, vive solo le conseguenze. Fondamentalmente due: il senso di colpa – grande motore immobile di tanta narrativa borghese occidentale e di tante biografie, inclusa quella del sottoscritto – e il desiderio di espiazione.
Il nocciolo, vorrei dire il contenuto, dell’errore in sé è pretestuoso, forse neppure esiste, forse è una cosa che si è messo in testa lui e basta. Quello che conta sono le conseguenze di quell’errore, i modi in cui la colpa – vera o presunta – impatta sulla vita, la curva e la guida verso direzioni inaspettate. Da lì muove tutta la storia.
Peppe Fiore
perchè ci piacciono gli uomini che sbagliano



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